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    SOGNO O SONDAGGIO? – ALT: IL CENTRODESTRA ARRETRA AL 47,3%: LA MELONI È SEMPRE PRIMA E SALE DI POCHISSIMO (24,2%), MENTRE LA LEGA E FORZA ITALIA SCENDONO RISPETTIVAMENTE AL 13,5 E ALL’8,1. IL PD STABILE AL 21,9, SALE IL MOVIMENTO CINQUE STELLE DI CONTE (12,1%) – LA RILEVAZIONE DI “QUORUM/YOUTREND”: LE FIGURE IN CUI GLI ITALIANI RIPONGONO PIÙ FIDUCIA SONO MATTARELLA (61%) E DRAGHI (54%). IL 90% DEI CITTADINI È PREOCCUPATO DAL CARO BOLLETTE


     
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    Da www.lastampa.it

     

    MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI BY VUKIC MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI BY VUKIC

    Se si andasse alle elezioni oggi la coalizione di centrodestra - rispetto alla scorsa rilevazione - arretra al 47,3% (era al 48,5% la scorsa settimana) così come il Centrosinistra al 28,5% (era al 29,5% la scorsa settimana). E' quanto emerge dal sondaggio Quorum/youtrend condotto per Skytg24. Ma a restare saldamente in testa come primo partito, in base alla rilevazione dell'istituto demoscopico, c’è sempre FdI che nei sondaggi sale di pochissimo attestandosi al 24,2% (24,1% nella precedente rilevazione), seguito dal PD che, al contrario perde qualche decimale, al 21,9% (22,3%).

     

    Stabile, o leggermente in frenata, la Lega che registra un 13,5% (13,8%) mentre sale il M5S che secondo Quorum/youtrend sale di un punto percentuale e ottiene il 12,1% (11,1%). FI è il quinto partito all'8,1% (8,7%); seguono Azione/Italia Viva 5,2% (5,3%), Sinistra italiana/Europa Verde al 3,5% (3,2%); ItalExit al 2,6% (2,5%); +Europa al 2,2% (2,9%); Noi Moderati all'1,5% (1,9%); Impegno Civico è allo 0,9% (0,7%). Mentre la quota di indecisi e astenuti cresce al 42% dal 38,8%.

     

    GIORGIA MELONI ENRICO LETTA 2 GIORGIA MELONI ENRICO LETTA 2

    Il metodo usato è stato quello di un sondaggio di 1.000 interviste svolte tra il 2 e il 4 settembre su un campione rappresentativo della popolazione italiana, suddiviso per quote di genere ed età incrociate, stratificate per titolo di studio e ripartizione ISTAT di residenza. Il margine d'errore generale è del +/- 3,1%, con un intervallo di confidenza del 95%.

     

    Le figure di riferimento per gli italiani

    In base al sondaggio, le figure in cui gli italiani ripongono maggiormente fiducia sono ancora il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (61%) e il presidente del Consiglio uscente Mario Draghi (54%). Seguono i leader di partito Giorgia Meloni (39%); Giuseppe Conte (34%), Matteo Salvini (29%), Silvio Berlusconi (29%), Emma Bonino (25%), Enrico Letta (24%), Luigi Di Maio (18%), Carlo Calenda (19%) e Matteo Renzi (17%).

    sergio mattarella mario draghi sergio mattarella mario draghi

     

    Le preoccupazioni degli italiani

    Ma quali sono i temi che appassionano o preoccupano di più gli italiani? Il 90% degli intervistati è preoccupato per l'arrivo dell'inverno e le sue conseguenze per il caro bollette. Affiora, inoltre, un ritorno di interesse per la questione Ucraina, che dal punto di vista politico crea una spaccatura con una forte polarizzazione tra destra e sinistra.

     

    Se gli elettori di centrosinistra sono convinti che la scelta di sanzionare la Russia sia stata giusta (71%) e con loro anche gli elettori di Lega (47%) e Forza Italia (52%) - per quanto in tono minore - gli elettori del primo partito d'Italia, Fratelli d'Italia, con una secca maggioranza sostengono che sia stato un errore (55%). C'è invece indecisione su chi tutelare tra il sistema produttivo e i cittadini in maniera prioritaria: il 34% degli italiani sostiene che si dovrebbe dare precedenza ai cittadini, il 36% alle industrie.

    GIUSEPPE CONTE CON IL CORNO DEDICATO 1 GIUSEPPE CONTE CON IL CORNO DEDICATO 1

     

    La visione ''industrialista'' è vista soprattutto da destra (44% vs 30%) mentre a sinistra prevale, in tono minore, la tutela dei cittadini (44% vs 40%). Solo gli elettori di M5S (40% vs 31%) e Terzo Polo (48% vs 34%) sono più chiaramente schierati verso i cittadini. In questa situazione, anche il ricorso al nucleare acquista un nuovo peso, infatti il 45% degli italiani valuta come un'eventualità praticabile quella di investire su di esso per difendersi da future crisi energetiche, contro un 37% che lo nega. Anche qui si nota una spaccatura tra Centrodestra nettamente ''nuclearista''(76%) in tutti i suoi partiti, così come gli elettori del Terzo Polo (84%). Contrari Centrosinistra (47%) e Movimento 5 Stelle (53%).

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