MULTE IN ARRIVO PER I NO VAX
Francesco Bisozzi per “il Messaggero”
Il Green pass è andato parzialmente in vacanza, ma non le multe (una tantum e da 100 euro) per gli over 50 no vax. Sono quasi due milioni le persone da sanzionare: già perché la fine dello stato di emergenza, e il conseguente stop al Green pass rafforzato per gli over 50 sul lavoro, non ha mica messo al riparo dalle ammende i non vaccinati con più di 50 anni di età.
PERCENTUALE DI OVER 50 NO VAX REGIONE PER REGIONE
Risultato? Nelle cassette della posta degli ultracinquantenni che hanno dribblato il vaccino, e che lo scorso primo febbraio non risultavano ancora immunizzati contro il virus partito da Wuhan, stanno atterrando in queste ore i primi avvisi del ministero della Salute e dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione. Attenzione però perché non si tratta di multe vere e proprie, ma di comunicazioni di avvio del procedimento sanzionatorio, firmate appunto dal ministero della Salute.
LA NORMATIVA
no vax e no green pass
I destinatari hanno dieci giorni di tempo per comunicare alla loro azienda sanitaria locale se sono stati esentati dalla vaccinazione per motivi particolari: ai no vax tout court verrà inviata successivamente la cartella di pagamento da parte dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione. Con il decreto del 7 gennaio il governo Draghi aveva introdotto per gli over 50 due scadenze da segnare in rosso sul calendario: la multa di cento euro per gli over 50 non vaccinati è entrata in vigore il primo febbraio, mentre due settimane dopo è partito l'obbligo del Green pass rafforzato in ufficio per tutti i lavoratori.
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Gli ultracinquantenni a zero dosi all'inizio di febbraio erano per l'esattezza poco meno di 1,7 milioni. Poi ci sono quelli che a quella data avevano saltato la seconda dose o che avevano posticipato la dose booster oltre i termini consentiti. Il tesoretto in arrivo vale attorno ai 200 milioni di euro e andrà al fondo per le emergenze. Più nel dettaglio, la normativa varata con il decreto del 7 gennaio scorso prevede che la sanzione una tantum sia irrogata ai soggetti che, al primo febbraio 2022, non avevano iniziato il ciclo vaccinale primario.
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Ma non solo. Le multe colpiscono anche gli over 50 che a quella data non avevano effettuato la dose di richiamo, nel rispetto delle indicazioni e dei termini previsti dal ministero della Salute. E poi: nel mirino pure gli ultracinquantenni a cui non risultava somministrata lo scorso primo febbraio la dose booster entro i termini di validità delle certificazioni verdi. A inizio marzo il ministero della Salute ha iniziato a inviare all'Agenzia delle Entrate-Riscossione i codici fiscali dei cittadini da sanzionare: nei primi giorni si è registrato un flusso di centomila codici fiscali spediti al giorno.
no vax e no green pass 3
All'inizio di questa settimana l'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha consegnato agli operatori postali le prime comunicazioni di avvio del procedimento sanzionatorio, che a distanza di pochi giorni hanno fatto capolino nelle cassette della posta dei no vax con più di 50 anni di età. Una sorpresa amara: la sanzione da 100 euro, irrogata dal ministero della Salute tramite il servizio riscossione dell'Agenzia delle Entrate, è arrivata comunque a destinazione.
MANIFESTANTI NO VAX
L'obbligo vaccinale per gli over 50 non sussiste in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale dell'assistito o dal medico vaccinatore.Le multe vere e proprie agli over 50 no vax verranno recapitate nelle prossime settimane. Le comunicazioni di avviso sanzionatorio, come spiegato, lasciano dieci giorni di tempo ai non vaccinati. Dopodiché l'Agenzia delle Entrate-Riscossione preleverà i codici fiscali dei pasdaran no vax e procederà con l'invio delle cartelle di pagamento entro al massimo 180 giorni.
no vax
L'OBIETTIVO
L'obiettivo però è di fare presto: già a Pasqua verranno recapitati i primi avvisi. Intanto il ministero della Salute continua a inviare all'Agenzia delle Entrate i codici fiscali delle persone da sanzionare: adesso è il turno degli over 50 che al primo febbraio risultavano aver ricevuto la prima dose (e che dunque non erano sanzionabili in prima battuta) ma che poi si sono defilati e non hanno completato il ciclo vaccinale primario nella speranza di farla franca.