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    SORU CE L'HA FATTA A MOLLARE IL PACCO - L’EX GOVERNATORE CONSEGNA AI RUSSI TISCALI, CHE HA 200 MILIONI DI DEBITI - ANNUNCIATA LA FUSIONE CON “ARIA” SOCIETÀ CONTROLLATA DAL FONDO RUSSO ICT


     
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    Virginia Della Sala e Giorgio Meletti per il “Fatto Quotidiano”

     

    Renato Soru Renato Soru

    Alla fine Renato Soru si è arreso e ha consegnato la sua Tiscali a capitali russi. Ieri pomeriggio, a Borsa aperta, è stata annunciata la fusione con Aria, società italiana controllata dal fondo russo Ict e guidata dall'ex amministratore delegato di Telecom Italia Riccardo Ruggiero. Tiscali si porta dietro circa 200 milioni di debiti. Dalla sua nascita (1998) non ha mai chiuso un bilancio in attivo, nemmeno al momento del massimo fulgore, all’esordio in Borsa nel 1999, quando arrivò a valere più della Fiat.

     

    Dal punto di vista industriale l’obiettivo dichiarato è di unire i servizi Internet su rete fissa di Tiscali con quelli cosiddetti Wimax di Aria, cioè la connessione a banda larga attraverso la copertura del territorio con una rete di antenne. Ma il dato più importante è quello finanziario. L’iniezione di capitali dei nuovi partner consentirà alla società sarda di rimborsare parte del suo debito, circa 42 milioni su 200.

     

    Renato Soru - Copyright Pizzi Renato Soru - Copyright Pizzi

    La fusione era allo studio da marzo. Soru era reduce dal difficile accordo di ristrutturazione del debito siglato con le banche creditrici alla vigilia di Natale, e l’azienda fondata d a ll ’attuale europarlamentare e segretario regionale del Pd era da anni alla ricerca di una stabilizzazione finanziaria.

     

    Aria è una società nata in provincia di Perugia negli anni 90, quando furono messe all’asta le frequenze del Wimax, una tecnologia che non ha mai avuto grande fortuna di mercato. Aria, dopo anni di tentativi, dichiara 100 mila clienti in duemila comuni. Ha chiuso il bilancio 2014 in rosso come negli anni precedenti, e come la stessa Tiscali che ha perso 16,4 milioni.

    Tiscali Tiscali

     

    Ieri, dopo quattro mesi di trattative, il comunicato sull’accordo raggiunto è stato diffuso nel primo pomeriggio, mentre il titolo Tiscali veniva sospeso dalle contrattazioni. La riammissione è avvenuta alle 17 in punto, solo mezz’ora prima della chiusura dei mercati finanziari, un tempo che si è rivelato sufficiente per far balzare il titolo del 20 per cento.

     

    Tecnicamente, Tiscali incorporerà una nuova società cui farà capo la totalità di Aria, che si presenta all’atto di fusione con un debito di 5 milioni. Soru, che oggi ha il 17,7 per cento della società, scenderà al 10 e avrà la presidenza con qualche delega operativa. Ruggiero sarà amministratore delegato.

     

    5 ANNI DEL TITOLO TISCALI - DA 25 € A 3 CENT - DATI YAHOO FINANZA 5 ANNI DEL TITOLO TISCALI - DA 25 € A 3 CENT - DATI YAHOO FINANZA

    Gli attuali azionisti di Aria, in prevalenza russi, avranno il 18 per cento della Tiscali post-fusione, mentre il fondo d’investimento Odef, russo anch’esso, entrerà con il 22 per cento. Il personaggio chiave è l’imprenditore Alexander Nesis. Recentemente Tiscali ha vinto la gara per la connessione Internet e la telefonia a tutta la pubblica amministrazione italiana, per i prossimi sette anni. La firma del contratto è stata bloccata dal Tar in pendenza di alcuni ricorsi. Adesso si porrà anche il problema dei telefoni del Viminale affidati a una società battente bandiera russa.

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