Marco De Risi per il Messaggero
Colpisce ancora la banda che usa un carro-attrezzi come un ariete per spaccare le vetrate delle filiali bancarie ed impossessarsi dei soldi all’interno del bancomat.
banda bancomat roma
Anche domenica notte il gruppo criminale ha agito in zona Massimina,all’Aurelio, per precisione al Credito Cooperativo di via Massimilla,una strada stretta e lunga ,molto popolata.
È andato in onda il. solito copione: dopo la mezzanotte i residenti sono stati svegliati da un boato, il risultato del carro-attrezzi lanciato contro la vetrata. Poi, la fuga dei criminali sempre sul carro con un bottino da 80.000 euro. Impressionante la dinamica. Il blitz è identico al macchinoso furto accaduto giovedì notte dall’altra parte della città.
La banda del carro-attrezzi colpì la filiale di Unicredit in via Martini,al Serafico. Il gruppo inizia a dilagare con più colpi messi a segno all’Aurelio, al Flaminio, sulla Cassia, al Prenestino.
LE INDAGINI La gang colpo su colpo si sta creando, nel mondo della malavita, la fama di essere imprendibile.
Polizia e carabinieri hanno studiato un piano per mettere fine a quello che sembra un commando paramilitare: decine di auto civette sono state posizionate nei quartieri proprio per prendere i banditi del carro.
Loro, è qualche testimone ad indicarlo, residenti che li hanno visti all’opera dalle finestre di casa,sono preparati sulle modalità d’azione. «Ho visto uno di loro -ha raccontato una donna agli investigatori - vedere in maniera costante un orologio che teneva in mano durante l’assalto».
Gente, appunto, che si muove in modo cronometrico perché tutto fili liscio e possa evitare le pattuglie delle forze dell’ordine. Ci sono precedenti suiqualistanno lavorando gli investigatori che potrebbero portare a risultati importanti nel giro di poco. Non dovrebbero essere in tanti, nell’ambito della malavita, a mettere a segno questiraiddallemodalitàcosìcomplesse.
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Era il 3 maggio del 2006 quando avvenne un colpo rocambolesco nel cuore di Roma.La bandadelcarro-attrezzi attaccò le vetrine di Bulgari in via Condotti, a piazza di Spagna. Il bottino fu da favola. Dopo qualche mese gli inquirenti rintracciarono i responsabili che furonoassicurati allagiustizia. Si trattava di criminale romani molto particolari,con uno spessore alto: a cavallo fra i furti con scasso e lerapine.
Eccochequestoprecedente potrebbe essere importante. La malavita romana si muove sempre su certi binari e, quindi, non è escluso che indagando nell’ambiente del colpo a Bulgari si possa trovare la carta vincente per poi, tassello dopo tassello catturare gli eredi della gang. Certo, secondo gli inquirenti, è ancora presto per capire se ci sono connessioni frapassato e presente però, ammettono, chein qualche casostorico sirealizzarono delle buone indagini seguendo questo criterio. Non sembrano esserci dubbi che i componenti dell’attuale bandasarebbero pregiudicati....