Estratto dell’articolo di Riccardo Signori per “il Giornale”
ROBERTO MANCINI
Forse un sorriso in più e una nuvola in meno per Roberto Mancini, dopo il successo e il sofferto finale con l'Olanda. Chissà se basteranno ad allontanare quella stanchezza psicologica da lui negata e da altri intravista. Dalla prossima stagione si parlerà di Europei e Mondiali ed allora Mancini farà i conti con se stesso e con gli avversari. Ovvero: resto o non resto?
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Ora l'onere potrebbe farsi pesante: per le difficoltà di gestione, in un mondo che non vuol agevolare la nazionale ei suoi ct, per il ricordo di una qualificazione mondiale toppata e, magari, per quelle correnti che talvolta spirano contrarie. Neppure va escluso che l'assenza di Vialli e De Rossi, nello staff, abbia un peso. E forse non è un caso che qualcuno ancora già l'elenco dei nuovi ct, nel caso in cui...
luciano spalletti 1
Dunque, nel caso Mancini alzi la mano (più ipotesi che tesi) a chi affidarsi? Da Thiago Motta a Ranieri, a Gattuso, De Rossi e Cannavaro fin al ritorno del Conte mordi e fuggi, di tutto un po'. A ciascuno il suo e la sua controindicazione. Ma poi chi? Se non lui: lo Spalletti che ha compiuto l'impresa dell'anno. Il Napoli con lo scudetto è una medaglia al merito, ottimo il gioco e di buon livello la squadra.
ROBERTO MANCINI
L'Italia non propone ghiottonerie individuali come Kim, Osimhen e Kvaratskhelia: si è visto ieri quanto in difesa ci vorrebbe un Kim. Però Spalletti ha completato la sua performance professionale con uno scudetto nostro dopo quelli conquistati in Russia. A ciascuno il suo e la sua controindicazione. Ma poi chi? Se non lui: lo Spalletti che ha compiuto l'impresa dell'anno. Il Napoli con lo scudetto è una medaglia al merito, ottimo il gioco e di buon livello la squadra.
[…] Dunque esperienza internazionale e valorizzazione nazionale, dopo le esperienze non sempre fortunate a Roma e Milano, rassicurano sulla completezza del pedigree. E qualcosa varrà il pedigree, alla faccia di tutti i rampanti che poi vincono nulla.
luciano spalletti 2
L'idea Spalletti-nazionale è già stata lanciata ad inizio giugno quando si è completato il divorzio con AdL. Spalletti, toscano, sarebbe di casa a Coverciano. E, giusto per intendere, il nostro ha ammesso: «Allenare una nazionale è un lavoro particolarmente stimolante». Ora non è detto che Mancini gli dica: prego, accomodati. E non sarà Spalletti (piuttosto gli amici suoi) a spingere per il cambio di panca. Però è vero che l'Italia del calcio ha già pronto un ct di riserva. Con “Nomination” conquistata sul campo.
luciano spalletti in conferneza stampa luciano spalletti si tatua il terzo scudetto del napoli sull avambraccio