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Giampiero Timossi per il Corriere della Sera
«Via, mettiamoci al lavoro». Walter Mazzarri è in onda. Spegne un televisore e ne accende un altro. Davanti al video aveva seguito il pareggio del Toro a Cagliari, lunedì sera, mentre riposava in una clinica milanese. «Un buon punto, da accettare, anche perché conquistato in casa di un avversario difficile», era stato il commento fatto ai suoi dall' allenatore. Tre giorni dopo riecco Mazzarri al lavoro. Saluta i suoi giocatori, «come se davvero non fosse accaduto nulla», e poi li piazza un' ora intera davanti alla televisione: «Guardiamo i video e studiamo il Genoa».
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Ricominciamo, l' allenatore ha terminato i controlli che gli sono stati «imposti» dopo il «lieve malore» di venerdì scorso. Esami superati, «è tornato, l' ho visto bene, mi hanno detto fosse particolarmente carico durante l' allenamento, è sanissimo, non ci sono problemi, deve solo controllarsi con il fumo», sorride Urbano Cairo. È stato il presidente del Torino a «obbligare» l' allenatore a sottoporsi a un check up completo.
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E al ritorno al «Fila» ad aspettare Mazzarri c' erano tutti, ma niente occhi rossi e cappello in mano. Nessun discorso, solo una battuta scherzosa: «Speravate di esservi liberati di me?». Risate, i giocatori che abbracciano «il mister», niente applausi, voglia di ripartire. Domenica Mazzarri sarà in panchina, al Grande Torino, ore 15, contro il Genoa.
«Credo proprio di sì», risponde Cairo che lasciato il Fila raggiunge la «Nuvola Lavazza» per festeggiare il primo compleanno del Corriere Torino . Guarda avanti il presidente granata: «Stiamo lavorando per cercare di fare una squadra competitiva, che faccia bene, che riesca a centrare i suoi obiettivi. Non diciamo quali per scaramanzia ma sappiamo che sono importanti. Stiamo facendo di tutto e di più per avere un Toro sempre competitivo, per fare bene in tutto.
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Siamo a un passo dal fare qualcosa di bello e importante, che sia la cosa che possa far gioire tutti noi». In sala c' è Sergio Chiamparino, governatore del Piemonte. Cairo lo saluta: «Ricordo il pressing che mi fece nell' agosto 2005, per prendere il Toro, da tifoso a tifoso». Pausa: «Spero che Izzo faccia la stessa cosa al derby con Ronaldo». Ma questa è già un' altra puntata.
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