DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ…
1. IL TORO VINCE IL DERBY DOPO VENT’ANNI E LA JUVE DEVE RINVIARE LA FESTA SCUDETTO
Ci sono voluti venti lunghi anni, ma alla fine il Toro ha sfatato il sortilegio, vincendo il derby contro una Juve che, prima dell’inizio già pregustava aria di scudetto. Esattamente come l’ultima volta, è finita 2-1: l’eroe di allora fu Rizzitelli, quello di oggi si chiama Darmian: un gol e un assist per lui.
Darmian eccezionale
E dire che la partita, funestata da una bomba carta lanciata dagli ultrà bianconeri nel settore granata prima dell’inizio (dodici feriti), era iniziata male per i ragazzi di Ventura: Pirlo, autore in assoluto di una prova magistrale, apriva la partita con una punizione.
Il Toro però decideva di non sottomettersi al solito copione di perdente: e il terzino della nazionale saliva in cattedra. Prima realizzando il gol del pareggio, poi ispirando il gol del vantaggio di Quagliarella. I tentativi bianconeri (palo di Pirlo e conclusione appena fuori di Matri) rimanevano infruttuosi: niente scudetto dunque per i bianconeri e delirio granata, vent’anni dopo.
2. DERBY DELLA MOLE, ASSALTO AI BUS DELLE SQUADRE E SCONTRI: DIECI TIFOSI GRANATA FERITI PER UNA BOMBA CARTA
gianluca oddenino, massimiliano nerozzi per Stampa.it
Una bomba carta è esplosa all’interno dello Stadio Olimpico di Torino, all’inizio del derby della Mole tra Torino e Juventus. Ci sono una decina di feriti, tutti granata, uno dei quali grave, e trasportati in ospedale. Sono in corso gli accertamenti della polizia. L’ordigno sarebbe stato scagliato dal settore dei tifosi bianconeri verso quelli del Toro all’inizio della partita, nel corso di un reciproco lancio di petardi, fumogeni e altri oggetti.
L’atmosfera era molto calda già prima della partita. La domenica di sport era cominciata con sassi, bottiglie (piene) di birra, bombe carta e uova contro il pullman della Juve, diretto all’Olimpico. L’assalto degli ultrà granata intorno alle 13,30 in corso Agnelli, poco prima della svolta in via Filadelfia, ingresso degli spogliatoi. Un vetro della fiancata sinistra è andato in pezzi, ma fortunatamente ha resistito il secondo, poiché da qualche anno il mezzo è dotato di doppi vetri. A bordo, tra i giocatori, Massimiliano Allegri e il ds Fabio Paratici molta paura ma nessun danno fisico.
Contemporaneamente, alcuni tifosi hanno lanciato un paio di bombe carte sotto al pullman, il cui scoppio ha contribuito ad alzare la paura. Già altra volte il pullman bianconero era stato oggetto del lancio di oggetti, ma era da anni che non accadeva un fatto così grave. Poi stigmatizzato dall’ad Beppe Marotta, che era già arrivato allo stadio poco prima, a bordo di un’auto.
Una decina di minuti più tardi, nella stessa via Filadelfia, che conduce allo stadio Olimpico, è transitato il bus con la comitiva del Torino, che è passato tra due ali di folla che gridava “Uccideteli”. Si registrano anche scontri fra tifosi fuori dall’area dello stadio, verso corso Unione Sovietica.
3. FAR WEST SERIE A - FOLLIA DENIS: ROMPE IL NASO A TONELLI – L’AD JUVE MAROTTA: LA VIOLENZA? COLPA DELLA STAMPA
Francesco Persili per “
Dagospia
È un’altra domenica nera per il calcio italiano. Non ci sono solo gli incidenti di Torino. Scene da far west negli spogliatoi di Bergamo con Denis che colpisce con un pugno Tonelli al termine della partita pareggiata al 93esimo dai nerazzurri con un gol dell’attaccante argentino.
Negli spogliatoi scoppia il finimondo, secondo la denuncia dell’attaccante dei toscani Maccarone: “Cigarini è venuto nel nostro spogliatoio, dietro di lui c’era Denis che con un pugno ha rotto il naso a Tonelli. Hanno spento anche la luce. Sembrava tutto premeditato. Denis è un vigliacco, spero che per lui il campionato sia finito”. L’allenatore dell’Empoli Sarri rincara la dose: “Più che da squalifica è una roba da Daspo. La Digos ha visto tutto e anche la Procura federale”. Il dg nerazzurro Marino ammette le colpe di Denis: “Ha sbagliato ma Tonelli ha minacciato di morte lui e la sua famiglia”.
Dopo gli incidenti che hanno flagellato la domenica del derby e l’agguato al pullman della Juve, l’ad bianconero Marotta accusa la stampa: “Ci sono sempre attacchi contro di noi. C’è chi ci ha definiti “ladri”. La violenza è la normale conseguenza”. Allegri: “Sono molto dispiaciuto. Purtroppo in Italia siamo molto indietro e finché chi di dovere non si sveglia andrà avanti così. Non ci rimette solo il calcio ma l’immagine del nostro Paese. Portare i bambini allo stadio oggi è da folli”…
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