ze maria

"A VERONA NON MI VOLLERO PER IL COLORE DELLA PELLE" - L'EX PERUGIA E INTER ZE MARIA HA PARLATO DEL RAZZISMO IN ITALIA: “QUANDO È VENUTO FUORI IL CASO MAIGNAN, HO INCONTRATO THURAM E ABBIAMO CONCORDATO CHE NEL PERIODO IN CUI GIOCAVAMO NOI NON ABBIAMO AVUTO IL CORAGGIO DI DENUNCIARE. DOVEVAMO AVERE LA FORZA DI USCIRE DAL CAMPO - IL CASO ACERBI-JUAN JESUS? MI MERAVIGLIO CHE…”

 

Da corrieredellosport.it

 

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Sono state le dimostrazioni di vicinanza verso Juan Jesus per il caso Acerbi, soprattutto dopo la sentenza che ha del tutto assolto il difensore dell'Inter. Da Santacroce fino a Tardelli, e anche Ze Maria ha parlato del caso schierandosi con il brasiliano e ricordando un episodio che ha vissuto.

 

Ze Maria sul caso Juan Jesus-Acerbi

Queste le parole dell'ex Perugia e Inter ai microfoni di Radio Kiss Kiss: "Il caso Acerbi-Juan Jesus? Mi meraviglio che succedono ancora queste cose tra colleghi e nel mondo del calcio in generale. Predichiamo sempre che ci sia fratellanza anche tra noi giocatori, e poi vediamo queste cose. Siamo tutti bravi a parlare e poco bravi ad eseguire. Il Napoli fa bene a reagire in questo modo e difendere Juan Jesus. Poche volte ho visto Juan arrabbiarsi, ha parlato con l’arbitro che sicuramente ha sentito e se non l’ha sentito ha sicuramente visto Acerbi che chiede scusa, ma scusa per cosa? Ad Acerbi bastava solo riferire la verità, riportare quello che aveva detto".

 

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La rivelazione di Ze Maria

Parlando di una sua esperienza personale: "A me è successo che qualche tifoseria non mi ha voluto per il colore della mia pelle. Quando dovevo andare al Verona e uscì la voce sui giornali, il mio procuratore era Pastorello e mi avvisò della reazione dei tifosi dell’Hellas contro di me. A quel punto non mi è interessato più andare lì. Quando è venuto fuori il caso Maignan, ho incontratoThuram e altri personaggi del calcio che sono stati vittime di razzismo e abbiamo concordato che nel periodo in cui giocavamo noi non abbiamo avuto il coraggio di denunciare. Dovevamo avere la forza di uscire dal campo, magari provando ad avere anche l’appoggio dei nostri avversari. Avremmo dato un segnale molto importante".

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