ACCA’ NISCIUNO E’ PHELPS! LA "SFIDA-TRUFFA" TRA IL PIU’ GRANDE NUOTATORE DI TUTTI I TEMPI E LO SQUALO: LA GARA E' STATA SOLO VIRTUALE – L’OLIMPIONICO USA E L’ANIMALE RIPRESI SEPARATAMENTE: PHELPS NON SI SENTIVA SICURO – E COMUNQUE AL COMPUTER HA VINTO LO SQUALO DUE VOLTE SU TRE…- VIDEO

PHELPS SQUALO

Da La Gazzetta dello Sport

Discovery Channel, promotore dell' evento, un mese fa l' aveva presentato in questo modo: «Un avvenimento di portata così monumentale che nessuno l' ha mai tentato prima». All' esame dei fatti, però, la tanto decantata sfida fra il più grande nuotatore di sempre e lo squalo, di cui erano stati volutamente nascosti i particolari, si è rivelata una grande delusione.

Perché la puntata conclusiva della «Shark Week» andata in onda domenica in America (su Discovery Italia la programmazione è spostata di una settimana e si concluderà domenica) ha mostrato soltanto un confronto virtuale. Uomo e pesce si sono sì sfidati, ma in momenti diversi: le immagini realizzate separatamente al largo del Sudafrica sono poi state affiancate digitalmente «grazie alle più avanzate tecniche di «computer animation».

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Delusione Grande la delusione dei fan del campione di Baltimora, che hanno visto il loro beniamino, in acqua con una speciale tuta e una pinna creata apposta, perdere sui 100 metri contro lo squalo bianco (36"1 contro 38"1) e lo squalo martello, battendo poi (sempre per 2") solo lo squalo di scogliera.

Alla fine è stato lo stesso 32enne campione americano, che in carriera ha conquistato 28 medaglie olimpiche, a svelare i particolari della sfida impossibile. «Rispondo alla domanda che penso tutti si siano fatti in queste settimane: non siamo stati in acqua nello stesso momento. Sono rimasto al sicuro perché questa era la mia priorità numero 1. E' stata comunque dura per la bassa temperatura dell' acqua, 13 gradi». Una risposta ai milioni di americani che, dopo averlo visto in tv, ora sui social lo accusano di «truffa». Pare infatti che sia stato proprio il campione, all' ultimo momento, a evitare la sfida diretta per motivi di sicurezza.

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