FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
1. T-SHIRT PROVOCATORIA DEGLI ULTRà OLANDESI: è MASSIMA ALLERTA
Gianluca Piacentini per “il Corriere della Sera - Roma”
Una t-shirt di pessimo gusto, poi rivelatasi un falso, è bastata a mettere ulteriormente in allarme i circa 2.700 sostenitori giallorossi che oggi saranno a Rotterdam per assistere alla gara di Europa League di stasera tra il Feyenoord e la Roma. «Je suis Fountain», era la scritta che campeggiava sopra la foto della fontana della Barcaccia di piazza di Spagna, e poi l’avvertimento: «Stavamo solo scherzando, ci vediamo giovedì. Voi accoltellatori feccia della As Roma».
Un avvertimento bello e buono - il fatto che la maglia non sia stata poi effettivamente immessa sul mercato ma sia «solo» virtuale, cambia poco - che aveva suscitato la reazione del sottosegretario alla presidenza del consiglio, Graziano Delrio.
«Sono minacce inaccettabili - la sua risposta - a cui non possiamo cedere, dobbiamo tutti avere la libertà di partecipare e vedere le partite in piena serenità. Penso che lo sport debba liberarsi dai gruppi violenti che troppo spesso ne prendono possesso. Il governo olandese dovrebbe contribuire a pagare i danni provocati alla fontana della Barcaccia? Credo che una responsabilità generale ci sia, se fosse successo a quello italiano, ci avremmo pensato seriamente».
tifosi del feyenoord pisciano a piazza di spagna
È quanto hanno chiesto anche i senatori olandesi al proprio governo, che finora ha ribadito di non sentirsi responsabile di quanto successo a Roma. Per molti senatori, invece, pagare sarebbe «un segnale di decenza a nome di tutto il popolo olandese».
A Rotterdam, comunque, c’è preoccupazione per la gara di questa sera: i gruppi organizzati del Feyenoord sono pronti a dare il «benvenuto» a quei tifosi giallorossi in cerca di vendetta. È proprio questo il timore della polizia olandese, che ha comunque disposto una serie di misure di sicurezza che, se osservate, ridurranno al minimo il rischio di contatto tra le tifoserie.
tifosi feyenoord in azione a piazza di spagna
Il problema riguarda gli arrivi di oggi, perché i tifosi giallorossi che già ieri erano in Olanda si sono fermati quasi tutti ad Amsterdam. Lo stesso itinerario sarà seguito dalla stragrande maggioranza dei romanisti. Per questo è stato istituito un treno speciale che partirà alle 17.15 dall’aeroporto di Amsterdam e arriverà alla stazione di Rotterdam: lì i tifosi saranno prelevati, perquisiti (con l’aiuto degli agenti della Digos che viaggeranno insieme a loro) e scortati fino allo stadio.
Per il ritorno percorso opposto, con partenza alle 23.15 dalla stazione. Nella zona del porto sarà invece istituita una fan zone, una sorta di zona rossa all’interno della quale i romanisti saranno controllati e protetti. Per facilitare l’accesso al De Kuip, poi, sarà anticipato l’orario di apertura dei cancelli: già dalle 18.30 per i tifosi giallorossi sarà possibile entrare nello stadio.
vandalismo dei tifosi del feyenoord 50
2. FEYENOORD-ROMA DA BOLLINO ROSSO: “TEMIAMO UNA VENDETTA”
Niccolò Zancan per “la Stampa”
vandalismo dei tifosi del feyenoord 45
«È stato uno scempio» dice Mitchel De Waard, davanti al negozio del Feyenoord alla stazione centrale. Ha 19 anni, fa il commesso, adora la sua squadra, ma si vergogna: «Non capisco perché i nostri supporter si siano comportati come dei vandali in Italia. Non ci sono ragioni per giustificarli. Adesso qui c’è molta preoccupazione. I ristoratori del centro avevano minacciato di stare chiusi tutto il giorno, se il governo non avesse garantito misure di sicurezza straordinarie. Temiamo la vendetta dei tifosi della Roma».
Stasera si gioca il ritorno dopo lo scempio della Barcaccia. Il governo olandese ha messo in campo un piano di sicurezza eccezionale.
I 600 agenti abituali sono più che raddoppiati. Il piano prevede di scortare i tifosi della Roma dall’arrivo alla partenza. Sempre. Li aspettano, da questa mattina, all’aeroporto di Amsterdam. Hanno predisposto un treno speciale dedicato a loro. E quando, dopo 30 minuti di viaggio, arriveranno qui alla stazione di Rotterdam, un imponente cordone di agenti li terrà separati dalla città. Per portarli dove? «A Oude Haven», dicono fonti di polizia. Una piazza? «Non proprio».
vandalismo dei tifosi del feyenoord 43
Il piano «Oude Haven»
Oude Haven è un baia storica, in pieno centro, zeppa di locali e ristoranti. Affaccia su uno dei tanti blocchi del porto più grande d’Europa. È considerata più facile da controllare, avendo solo due accessi e il mare davanti. L’idea è far trascorrere lì il pomeriggio ai 2700 tifosi della Roma, per poi caricarli su pullman diretti allo stadio. Una giornata a tappe obbligate, senza la minima libertà di movimento. Questo è il piano. Funzionerà? «Siamo tesi, inutile negarlo», dice Giorgio Brouwer, giovane commerciante di origine italiane. «Mio padre era di Roma, ha aperto un chiringuito a Marbella, dove ha conosciuto mia madre olandese», dice con orgoglio prima di tornare serio. «Tutti temono la vendetta vandalica.
Ma il governo ci ha assicurato che farà il massimo per impedirlo». Ecco perché i commercianti hanno deciso, infine, di restare aperti. Gli agenti hanno l’ordine di evitare qualsiasi contatto fra le tifoserie. Tolleranza zero per eventuali danneggiamenti. «Certi supporter del Feyenoord sono di estrema destra - spiega Brower - esagerano con il bere e hanno una strana idea della loro squadra».
Del tipo? «Per esempio, nessuno uscirebbe indenne da questa strada se indossasse la maglietta dell’Ajax». Ma la Roma che c’entra? «Niente. Quello che è successo in Italia ha sconvolto tutti. Dobbiamo solo scusarci». E così, fra magliette di pessimo gusto e buone intenzioni, ci si avvicina alla partita. L’hotel dove alloggia la Roma è blindato.
La provocazione
Ieri sera, in conferenza stampa si sono presentati Rudi Garcia e Francesco Totti. Su 23 domande, una riguardava la violenza. «Francesco, tu ti diverti ancora con quello che sta succedendo?». Il capitano ha risposto così: «In campo, sì. Ma le immagini che arrivano da fuori sono bruttissime. Per me dovrebbero fare come in Grecia. Fermare le società che fanno questi casini. Ma in Italia non succederà mai...». Il capitano ha sorriso con amarezza. Poi tutti sono tornati a parlare di «partita della svolta».
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