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ALMENO QUESTA ITALIA AL MONDIALE CI VA – SOTTO GLI OCCHI DI KVARA L’ITALBASKET BATTE LA GEORGIA A TBILISI 85-84 E STACCA IL PASS PER LA RASSEGNA IRIDATA DELL'ANNO PROSSIMO - GRANDE PARTITA DEGLI AZZURRI E UN FINALE THRILLER. PAJOLA BUCA ENTRAMBI I TIRI LIBERI, SHENGELIA NON RIESCE A IMBUCARE IL CANESTRO DEL VANTAGGIO GEORGIANO E PUO’ ESPLODERE LA FESTA DEI RAGAZZI DI POZZECCO

Andrea Tosi per gazzetta.it

 

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L’Italia vola al Mondiale per la seconda volta di fila. Gli azzurri superano a Tbilisi la Georgia 85-84 in un finale da brividi e saranno così protagonisti, l’anno prossimo, del torneo iridato in programma nella triplice sede di Giappone, Indonesia e Filippine.

 

Si va al Mondiale asiatico. L’Italia strappa il pass al primo match-ball con una partita anima e cuore e il corrido di 16 triple a bersaglio con 8 giocatori diversi (su 40 tentativi, se non un record poco ci manca) di cui 4 di Marco Spissu, due nel finale caldo quando gli azzurri con un 8-0 ribaltano il sorpasso della Georgia, guidato da Shengelia, lo zar della Virtus Bologna. Sulla scia di Spissu, mvp per acclamazione con anche 8 assist e 6 rimbalzi all’attivo, si mettono i due centri, ottimi e precisi Tessitori (5/5 in azione) e Biligha (4/6, 3 recuperi e 2 stoppate). Importanti anche le triple di Vitali, Ricci e quella di Severini che frena l’emorragia offensiva.

 

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E dietro c’è lo scudo spaziale di Pajola, 5 recuperi e 4 assist. L’Italia lotta anche per Mannion, espulso all’inizio del secondo quarto per somma di falli tecnici (flopping, una simulazione di sfondamento evitabile) e antisportivo. La trincea regge bene tra sorpassi e controsorpassi. Italia subito avanti nel primo quarto quando Ricci nega il gioco in post basso allo specialista Shengelia. Fa subito scintille il duello tra i centri Shermadini (ex Cantù) e Tessitori che si scambiano canestri nel cuore dell’area. La prima accelerazione azzurra arriva con due triple di Vitali. Al 10’ è 19-24. Nel secondo quarto Mannion fa fuori, ma l’Italia non si scompone e produce il +8 con Tessitori.

 

Torna a contatto la Georgia coi canestri del naturalizzato McFadden e di Sanadze (ex Pistoia). Tutti tirano da tre, per fortuna Shengelia (un punticino alla pausa) è disperso: all’intervallo 40-43. In avvio di ripresa gli azzurri provano ad accelerare con 6 punti filati di Tessitori, è ancora +8 ma sempre Sanadze e Berishvili, un’aletta che gioca in Iraq, riaprono i giochi. Sul finire di questo periodo arriva il primo canestro su azione di Shengelia che fa il sorpasso sul 58-57 annullato da una tripla di Baldasso. Terza sirena sul 58-60 azzurro.

 

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L’ultimo quarto è da batticuore, la Georgia incalza con Shengelia che infila anche da tre punti. I padroni di casa salgono a + 5 mettendo in discussione anche il doppio confronto (all’andata l’Italia ha vinto di 7) ma qui Spissu, dopo tre errori di fila, ritrova la tripla salvifica dopo quella di Severini. Ricci ancora da tre firma il +5, Severini in contropiede il +6 (79-85) con 29” da giocare. Sembra fatta, ma Shengelia e Berishivili risalgono a -1 con 7”. Fallo su Pajola che buca entrambi liberi, ultimo possesso per la Georgia ma la volata di Shengelia è fuori tempo massimo. L’Italia può festeggiare attorno al Poz che completa una missione non facile da c.t. esordiente.