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CARNEVALE AZZURRO A RIO - ARRIVA DAL JUDO CON FABIO BASILE LA MEDAGLIA D’ORO NUMERO 200 PER L’ITALIA: "IL SEGRETO PER DIVENTARE CAMPIONE? IL PIACERE DI SOFFRIRE" – IMPRESA DI DANIELE GAROZZO CHE TRIONFA NEL FIORETTO – CAGNOTTO-DALLAPE’ COPPIA D’ARGENTO NEI TUFFI SINCRO

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Francesco Persili per Dagospia

 

La prima volta ai Giochi non si scorda mai. Al suo esordio olimpico la "matricola" Fabio Basile conquista la vittoria olimpica nel judo, categoria 66kg, e regala all’Italia la sospiratissima medaglia d’oro numero duecento. La prima volta ai Giochi del fiorettista Daniele Garozzo si trasforma in un’altra marcia trionfale: il siciliano spazza via, infatti, nei quarti l’italo-brasiliano Toldo, suo compagno di allenamento a Frascati, supera in semifinale il russo Safin e poi infilza l’americano Massialas, numero 1 del ranking mondiale. Lo schermidore di Acireale riporta in Italia un titolo che mancava da 20 anni. Sicilia bedda. Dopo l'argento della Fiamingo, un'altra medaglia che arriva dalla provincia di Catania.

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Dalla pedana al tatami: a Rio domina l’azzurro. Bastano 84 secondi a Fabio Basile per avere ragione del sudcoreano  An Baul. Classe 1994, il judoka piemontese ha bruciato le tappe. La sua Olimpiade doveva essere quella di Tokyo nel 2020 ma lui ha saputo cogliere l’attimo. Ha scalato il ranking e strappato il pass per Rio. Alla sua prima partecipazione ai Giochi non si è accontentato. “Voglio fare il boom”. Con la sfrontatezza dei suoi 21 anni e il suo judo spettacolare è entrato nella storia anche per l’esultanza in versione incredibile Hulk. "Non so ancora se sia un sogno o la verità. Pensavo di fare una bella gara ma non mi aspettavo di vincere. Per arrivare fin qui ho sofferto tanto. Il segreto per diventare un campione? Il piacere di soffrire".

 

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A completare il giorno dei giorni dell’ Italia sul tatami la medaglia d’argento conquistata dalla 22enne Odette Giufffrida che ha perso la finale del judo (categoria 52kg) contro la grande favorita, la kosovara Kelmendi. Piange di gioia Elisa Longo Borghini che agguanta il bronzo nella prova in linea femminile di ciclismo. La piemontese centra il terzo posto nella gara vinta dall’olandese Van der Breggen e funestata dalla caduta di Van Vleuten. Si uniscono al carnevale azzurro anche Tania Cagnotto e Francesca Dallapè, coppia d’argento nel sincronizzato da tre metri. Si tuffano dal trampolino ed entrano leggere nella mitografia dei cinque cerchi. È la prima medaglia femminile per l’Italia nei tuffi e le due compagne-amiche non trattengono l’emozione.

 

La delusione del quarto posto ai Giochi di Londra 2012 è finalmente un ricordo lontano. Sono due destini che si uniscono in quell’abbraccio infinito. Piangono Tania e Francesca, per questo argento che vale oro: la coppia cinese è stata, al solito, protagonista di una gara a parte. Dopo aver sfatato il tabù, Tania Cagnotto è chiamata al bis anche nella prova individuale. Poi a settembre il matrimonio all’Elba col suo Stefano allietato, probabilmente, dalle note di Venditti: “Grazie Tania”, of course.

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