DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”
montezemolo agnese landini matteo renzi
Come si fa a convincere Virginia Raggi, e la nuova giunta capitolina, a sostenere senza esitazioni la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024? La domanda è rimbalzata più volte negli incontri che Matteo Renzi ha avuto nei suoi cinque giorni di permanenza in Brasile. Ha visto il capo del Cio, Thomas Bach, accompagnato dai rappresentanti italiani Franco Carraro e Mario Pescante, che ieri sono rientrati in aereo con lui.
Ne ha discusso a lungo con l' attuale presidente del Coni, Giovanni Malagò. Ma soprattutto è divenuto evidente il gap della Capitale nella situazione attuale: François Hollande è arrivato a Rio con il sindaco di Parigi e il ministro dello sport francese; Renzi e lo staff italiano che promuove la candidatura di Roma, compreso ovviamente il presidente del Comitato, Luca Cordero di Montezemolo, non hanno potuto mostrare altrettanta unità.
Lo stesso presidente del Consiglio ha fatto più di un riferimento al nuovo sindaco, ha detto che i rapporti fra Campidoglio e Palazzo Chigi, a differenza del recente passato, «sono ottimi», che la collaborazione è fattiva non solo sulla candidatura olimpica ma anche su altri progetti sportivi, ha però in qualche modo glissato quando i cronisti gli hanno chiesto in dettaglio la posizione della Raggi, e se potesse costituire un handicap l' attesa di una conferma da parte del sindaco grillino.
«Oggi c' è la consapevolezza che, rispetto alla candidatura di Roma per il 2024, il governo c' è: un anno fa nessuno avrebbe scommesso che il nostro dossier sarebbe stato il migliore, ora c' è la tregua olimpica, poi affronteremo anche altre questioni, ne riparleremo...», queste le parole del presidente del Consiglio.
Insomma il nodo della sintonia fra Campidoglio e Comitato promotore resta, e del resto viene confermato anche dai nostri rappresentanti nel Comitato olimpico internazionale, Pescante e Carraro, che al momento, come del resto Montezemolo, non hanno una risposta univoca rispetto alle curiosità degli interlocutori che dovranno decidere.
Per questo nel corso della trasferta brasiliana, e del grande feeling che si è prodotto fra Renzi e Malagò, è emersa anche la possibilità di un cambiamento al vertice del Comitato, o quanto meno di correzioni in corso. Non è dato sapere se l' ipotesi è stata in qualche modo stimolata dai Cinque Stelle, ma non è improbabile che in questi giorni, e nelle prossime settimane, possa diventare la base per creare quell' unità fra governo, e dunque Coni, e la città di Roma, presupposto imprescindibile per rafforzare gli sforzi di riportare le Olimpiadi sulle sponde del Tevere.
montezemolo renzi foto carbone gmt
Fonti vicine al presidente del Consiglio non escludono nulla, nemmeno che possa variare la posizione dell' ex manager Ferrari e comunque raccontano che qualsiasi, eventuale, variazione nella composizione del Comitato avverrà in perfetta sintonia, nell' interesse esclusivo, che sta a cuore a tutti, della candidatura della Capitale. Bisognerà vedere se ipotesi e auspici espressi a Rio de Janeiro riusciranno a incastrarsi con la volontà di Virginia Raggi e del suo movimento. Al momento, ufficialmente, insondabile.
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