1. DOPO BOTTE DA ORBI, ORGASMI MULTIPLI, SPASMI DA THRILLER, LACRIME, MORSI, VERTEBRE E TINOZZE/BARELLE, BRASILE E GERMANIA, ARGENTINA E OLANDA SONO LE MIGLIORI 2. IL BRASILE NON PUÒ CHE BENEDIRE LA DISGRAZIA DI NEYMAR. IL RAGAZZO SI È IMMOLATO ALLA PATRIA DOPO AVER DATO E LASCIATO PER STRADA IL MEGLIO DI SÉ. NELLE DUE ULTIME PARTITE ERA STATO UNA VOLENTEROSA E GIÀ SPOMPATA COMPARSA 3. MESSI, QUESTA O MAI PIU’: DIVENTA MARADONA O CONTINUERA’ A VOMITARE A BORDO CAMPO 4. I TEDESCHI SONO SQUADRA E HANNO NEUER, UN GRAN GORILLA CHE BLINDA LE LORO VITE 5. VAN GAAL E ROBBEN SONO UNA COMBINAZIONE MICIDIALE. TESTA E GAMBE. GENIO E RAPTUS 6. ARRIVA LA SORPRESONA? LA PRIMA VITTORIA DI UN’EUROPEA IN UN MONDIALE AMERICANO

1. NE VEDREMO DELLE BELLE E PREPARIAMOCI ALLA SORPRESONA: LA PRIMA VITTORIA DI UN’EUROPEA IN UN MONDIALE AMERICANO

Giancarlo Dotto per Dagospia

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Alla quasi fine, dopo botte da orbi, orgasmi multipli, spasmi da thriller, lacrime, morsi, vertebre e non so quante tinozze alias barelle, le quattro che se la giocano sono le migliori, Brasile e Germania (domani), Argentina e Olanda (mercoledì). Metti la Spagna e togli l’Olanda e hai le quattro teste di serie.

Come se un logos iperuranico avesse comunque vigilato sull’apparente caos della mischia terrena. L’Italia mamelica era solo presunta. Come presuntissimo era il suo girone di ferro, in realtà un girone di latta, dove la migliore era quella Costarica, mezza squadra e mezzo portiere, quel Navas ottomano che viene dal nulla.

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Il Brasile non può che benedire la disgrazia di Neymar. Il ragazzo si è immolato alla patria dopo aver dato e lasciato per strada il meglio di sé. Nelle due ultime partite era stato una volenterosa e già spompata comparsa. Senza di lui, dovranno attivare risorse che forse non hanno o non immaginavano di avere. Sarà comunque un trionfo. Come lo Stock 84. Si brinda in ogni caso. Se vincono, saranno la squadra eroica da celebrare. Se perdono, saranno la squadra sfigata da compatire.

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L’assenza di Thiago Silva fa quais più male di quella di Neymar. Quello che devono fare è perdere domani con la Germania, perché perdere in finale con l’Argentina di Messi. Questo sì, sarebbe atroce, dopo l’Uruguay del ‘50. I tedeschi sono squadra, giocano insieme da una vita, hanno messo su rughe e conoscenza. Hanno vinto e soprattutto perso quanto basta per sapere come si fa. E giocano in dodici. Hanno Neuer, un magnifico gorilla, che blinda le loro vite.

L’Argentina ha perso Di Maria, quello del miracolo, ma ha ancora Messi. L’uomo, si fa per dire, che vive da sempre, come una dannazione, sul punto di essere circonfuso, senza mai riuscirci del tutto, al confine tra quella che è la luce propria e quella di Diego Armando Maradona. Tra mercoledì e domenica l’occasione. Questa o mai più. L’impresa sarà decifrare la Sfinge.

18 wags antonella roccuzzo e leo messi

Van Gaal, il satanasso, l’uomo con il corpo umano e la testa da gallo cedrone. In un mondiale in cui i peggiori sono stati di gran lunga gli allenatori, lui si è distinto, indovinando ogni volta la mossa. L’ultima, il portiere pararigori. Van Gaal e Robben sono una combinazione micidiale. Testa e gambe. Genio e raptus. Ne vedremo delle belle e prepariamoci alla sorpresona: la prima vittoria di un’europea in un mondiale americano.

2. FUORI I FENOMENI BRASILE, PASSO INDIETRO: DA FAVORITA A OUTSIDER

julio cesar

Marco Ansaldo per "La Stampa"

Scolari e i giocatori sono sottoposti a una pressione fortissima che si manifesta quando la partita diventa a rischio. Contro la Germania, da favorito il Brasile è diventato l’outsider. Il gioco. Nella scala dei valori, questa Seleçao la mettiamo tra le peggiori mandate in campo dal Brasile nei Mondiali: le altre avevano più fuoriclasse e una media generale più qualitativa.

DAVID LUIZ

Quando da queste parti si parla tanto di Paulinho e Luiz Gustavo, due mediani, e l’eroe diventa un portiere, Julio Cesar, significa che il resto non incanta, a parte Neymar. Ora che non c’è più lui la Nazione è sprofondata nel dolore e Scolari nella disperazione di trovare l’alternativa alla sua migliore fonte di gioco offensivo. Paradossalmente è diventato un Brasile che vince all’europea, con i gol dei difensori e sui calci da fermo Il giocatore.

david luiz del brasile allontana la palla da rafael marquez del messico

Fuori Neymar, diciamo David Luiz. La valutazione data dal Psg, 60 milioni, ci sembrava una follia da emiri per un difensore sopravvalutato. Ora è sempre una follia ma un po’ più ridotta e lui sta giocando davvero bene, da padrone del campo

La delusione. A parte i tre attaccanti (Fred, Hulk e Jo) che finora tutti insieme non ne hanno fatto uno, stupisce in negativo il rendimento di Oscar che è da tre anni tra i migliori giovani.

3. MODELLO BAYERN LÖW COPIA BENE E ABBINA TALENTO A POTENZA

M.A. per "La Stampa"

DAVID LUIZ UBRIACO CON PARDO

L’ossatura è di scuola Bayern e formava già l’ossatura della semifinalista nel 2010, con vittorie stratosferiche su inglesi e argentini. È maturata ma lo smalto era migliore in Sudafrica. Il gioco. Löw ha preso pari pari il modello del Bayern di Heynckes. In più, visto che a Monaco Guardiola ha spostato a centrocampo Lahm (forse il miglior terzino destro del mondo) l’ha fatto anche lui. Semplice, comodo, efficace e funzionale. Compreso disporre Muller come «falso nueve».

JOACHIM LOW

Copiare dai maestri in fondo non è un peccato e contro il ct dalle camicie di una taglia in meno nessuno scagli la prima pietra. Nell’insieme c’è buona potenza abbinata al talento fuori dalla media e alla mentalità rimasta quella di chi gioca per imporre la propria forza.

Il giocatore. Facile dire Müller per i gol che ha realizzato da centravanti d’area, pur non essendolo. Ci sono però due protagonisti che vengono dalla difesa: Neuer che contende al costaricano Navas il posto da miglior portiere del Mondiale e Hummels, l’unico affidabile tra i difensori centrali, che è diventato anche l’uomo partita con i suoi gol. La delusione. Götze. Anche quando ha giocato titolare lo si è visto poco.

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4. GIOCA POCO E SOFFRE MA VINCE SEMPRE E ORA C’È ANCHE HIGUAIN

M.A. per "La Stampa"

La prima semifinale dal ‘90 è attesa come un evento da cui l’Argentina riceverà grande carica: giocatori e tifosi sono convinti che il vento soffi a favore. Il gioco. Stenta a decollare e siamo alla sesta partita.

Vuol dire che questo è ciò che sa esprimere la squadra, comunque l’unica ad avere ottenuto 5 vittorie su 5: che siano state tutte con un solo gol di vantaggio dimostra che non ha mai dominato. Sabella non disdegna il catenaccio e ha la fissazione dell’equilibrio (anche se l’altra sera a Brasilia stava perdendo il suo e ha rischiato una clamorosa caduta all’indietro tra le scene più cliccate sul web).

ARGENTINA -BELGIO

Il ct spacca la squadra in due, attacco e difesa; è passato alla difesa a 4 con due mediani che la rinforzano; chiede alle punte esterne di occupare le fasce anche in copertura tanto che Lavezzi col Belgio ha fatto il terzino. L’offensiva è Messi.

Il giocatore. Messi ovviamente ma dopo la rete a Brasilia occhio alla crescita di Higuain che i gol li crea da solo. E nell’economia di squadra è cruciale il filtro di Mascherano La delusione. Campagnaro e Fernandez, due difensori della nostra serie A che Sabella ha rimesso in panchina.

SQUADRA ARGENTINA 2014

5. DIFESA BLOCCATA E CORSA: IL CALCIO TOTALE È SPARITO FISICAMENTE È AL TOP

M.A. per "La Stampa"

Per tradizione annusa il titolo ma si ferma sempre un passo prima di ottenerlo. Può darsi che contraddica la storia nell’anno in cui ha una squadra più debole. Il gioco. È passata dal calcio totale di Michels al calcio parziale di Van Gaal in cui la difesa è piuttosto bloccata, l’iniziativa è discontinua, il pressing si realizza solo in certe fasi e soprattutto in coda alla partita.

zazzaroni twitta la migliore carne argentina

Colpisce in positivo lo stato fisico, il migliore tra le semifinaliste. Con Messico e Costa Rica gli Orange sono andati a mille all’ora anche dopo 60-70’ e persino nei supplementari segnando la differenza con i rivali. Sul bilancio dei gol fatti pesano i 5 segnati alla Spagna che la rendono la squadra più prolifica ma lo 0-0 con la Costa Rica getta un’ombra sul reparto: per questo c’è chi vorrebbe Huntelaar vicino a Van Persie.

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Il giocatore. Robben, finora è stato il migliore del Mondiale. Nelle difficoltà prende la squadra sulle spalle, spacca le difese con le sue incursioni, ha una potenza incredibile. In rialzo anche Sneijder che in Turchia era sparito dai radar. La delusione. Van Persie, quasi irriconoscibile. Incerta la difesa ma con quegli uomini non è una sorpresa.

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