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ARRIVEDERCI ROMA! FABIO FOGNINI, 37 ANNI, SARA’ PER L'ULTIMA VOLTA AGLI INTERNAZIONALI: “MI SAREBBE PIACIUTO VINCERE IL TORNEO, MA ADESSO È TEMPO DI DEDICARSI DI PIÙ ALLA FAMIGLIA. MI FA PIACERE DI ESSERE STATO L’APRIPISTA DEL RINASCIMENTO AZZURRO” – LA VITTORIA IN RIMONTA DA DUE SET SOTTO CONTRO NADAL AGLI US OPEN DEL 2014: “QUELLA VOLTA HO FATTO IL FEDERER” – QUANDO A WIMBLEDON IL "FOGNA" ESPLOSE: “MALEDETTI INGLESI, DEVE SCOPPIARE UNA BOMBA QUA” - VIDEO

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Riccardo Crivelli per gazzetta.it - Estratti

fabio fognini

 

Arrivederci Roma. Da marito e padre affettuoso, oppure da ispiratore delle nuove generazioni. Ma non più da giocatore. Fabio Fognini, che domani esordisce contro il britannico Fearnley, disputerà per l’ultima volta gli Internazionali, a 20 anni dalla prima, e nei prossimi mesi dirà addio al tennis dopo avergli dedicato 30 anni di vita:

 

"Era giusto che facessi l’annuncio a Roma, il torneo che ho amato di più. E pensare che all’inizio è stato un rapporto tormentato, ma solo perché volevo dare troppo: però con il passare degli anni la gente ha capito la passione che ci mettevo, ha compreso che sono sempre stato me stesso, senza finzioni. Certo, mi sarebbe piaciuto vincerlo, ma adesso è tempo di dedicarsi di più alla famiglia".

berrettini fognini

 

Ma nella Città Eterna, è giusto pure lasciarsi andare ai ricordi immortali, al successo a Montecarlo nel 2019 e alla top ten, imprese che hanno dato l’abbrivio all’esplosione del tennis italiano:

 

"Mi fa piacere di essere stato in un certo senso l’apripista del rinascimento azzurro, e sono orgoglioso di ciò che ho ottenuto, da bambino non l’avrei neanche mai sognato. Ho iniziato contro i Moya, i Ferrero, i Safin, ho attraversato tutta l’epopea di Federer, Nadal e Djokovic e ho fatto in tempo ad affrontare Sinner e Alcaraz. È bello sapere che ho lasciato qualche traccia anche in mezzo a campioni di questo genere"

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 La vittoria in rimonta da due set sotto contro Nadal agli Us Open del 2014 resta una delle più grandi gesta dello sport italiano: "Se non la più bella, è la vittoria più iconica: rimontare due set a Rafa in uno Slam non è banale... Quella volta ho fatto il Federer".

 

E sebbene si senta ancora giocatore, Fabio ha già le idee chiare per il futuro: "In Italia viviamo un momento magico, dietro a Sinner e Musetti ci sono tanti altri giovani con le potenzialità per arrivare in alto. Io mi metto a disposizione, credo che il verbo giusto sia consigliare: non farò l’allenatore, ma cercherò di condividere la mia esperienza, un punto di vista diverso sull’approccio alle partite può essere utile. E parlerò liberamente degli errori che a volte mi hanno frenato, così magari loro riusciranno ad evitarli". Fognini il vecchio saggio: perché c’è un tempo per ogni cosa.

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