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ARTE DA FIERA - A BOLOGNA IN MOSTRA 2MILA OPERE DI MODERNI E CONTEMPORANEI (CON UN OCCHIO AL VICINO ORIENTE) - BRUXELLES PUNTA SU 126 ESPOSITORI E SUL FUMETTO (TAVOLA DI HERGÉ VALUTATA 2,5 MLN €) - UN FONTANA MILIONARIO IN ASTA A LONDRA

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Paolo Manazza per “Corriere Economia - Corriere della Sera”

 

BOETTIBOETTI

Da Bologna a Bruxelles, il filo rosso della settimana è la parola arte. Le due città europee sono unite nei giorni a venire da esposizioni eccellenti.  Inaugura giovedì 22 gennaio Arte Fiera, giunta alla sua 39ª edizione. Il palcoscenico bolognese ospita il primo appuntamento rilevante made in Italy del 2015. La fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea resterà aperta a BolognaFiere sino a lunedì prossimo, 26 gennaio. Gli espositori sono 210, un numero in crescita dopo le 172 presenze della scorsa edizione e le 126 del 2013. La cifra segna un incremento del 47 per cento in due anni. Le opere esposte saranno oltre 2 mila e gli artisti, affermati ed esordienti, più di mille.

 

OLTRE LA MOSTRA

BoettiBoetti

Come ha dichiarato il presidente di BolognaFiere, Duccio Campagnoli, Arte Fiera non vuole essere solo una mostra-mercato, ma un padiglione «curatoriale, con un progetto di direzione artistica rivolto alla valorizzazione, innanzitutto, dell’arte e del gallerismo italiani nel segmento dei moderni e contemporanei, oltre che del collezionismo».

 

Il cuore della fiera (divisa in cinque sezioni) è rappresentato dalla Main section con 127 stand. Le altre quattro sezioni sono: Focus Est (12 gallerie), Fotografia (24), Nuove Proposte (10) e Solo Show (14). Come per ogni manifestazione internazionale che si rispetti, sono molti gli eventi collaterali.

LUCIO FONTANALUCIO FONTANA

 

Da non perdere il programma delle Conversations (coordinate dalla giornalista Riccarda Mandrini) che presentano nove incontri dedicati ai temi dell’investimento pubblico e privato in arte, con particolare attenzione alle esperienze dei mercati emergenti in Asia e Medio Oriente.

 

Da non perdere, tra i molti eventi cittadini collegati alla fiera, Too early, too late. Middle East and Modernity una mostra (presso la Pinacoteca nazionale di Bologna) curata da Marco Scotini che indaga il rapporto della modernità occidentale con la cultura e la storia del Medio Oriente.

 

arte fiera a Bolognaarte fiera a Bologna

Per la cronaca tra la città felsinea e l’Oriente esiste un antichissimo legame. Nel 1312 il Concilio di Vienne (una cittadina francese) decise di istituire corsi di lingua araba, ebraica e siriaca in alcune università europee, fra cui quella di Bologna, già da allora considerata città aperta al confronto con «altre» culture cui l’Occidente cristiano attribuiva piena dignità.

 

L’elenco delle gallerie partecipanti, gli approfondimenti sulle sezioni, le iniziative e una selezione delle opere esposte sono sul sito www.artefiera.it . Con uno scarto di un giorno, il 24 gennaio si apre la 60ª edizione di Brafa Art Fair a Bruxelles al Tour&Taxis.

fiera arte bolognafiera arte bologna

Saranno 126 gli espositori internazionali, un numero di galleristi rimasto fisso nonostante le richieste perché, come ha dichiarato Harold t’Kint de Roodenbeke (presidente dell’Associazione Foire des Antiquaires de Belgique, che organizza la manifestazione) «…preferiamo privilegiare la qualità rispetto alla quantità».

 

VISIONE ORIZZONTALE

Se Bologna si concentra sull’arte moderna e contemporanea, la fiera della capitale belga propone un ventaglio che copre 5 mila anni di storia e che tocca moltissime discipline. Dall’archeologia all’arte africana e orientale; dalla pittura alla gioielleria, dall’arte contemporanea agli autografi illustri, fino ai fumetti. Proprio per i fumetti, la galleria belga Petit Papiers Huberty-Breyne espone una tavola originale di Hergé valutata 2,5 milioni di euro. L’illustrazione è la copertina de La Stella misteriosa del 1942, decima avventura di Tintin.

 

bruxellesbruxelles

Anche a Bruxelles ci saranno gli Art Talks , delle conferenze con protagonisti curatori museali, esperti e professionisti internazionali. Un vero viaggio in nove puntate fra le specializzazioni in mostra: dall’influenza dei transatlantici nelle arti decorative degli anni 30, all’erotismo nella produzione di Picasso, fino a un approfondimento sul mondo dei diamanti. Tra i musei coinvolti il Victoria and Albert e il British Museum di Londra, il Vitra Design Museum di Basilea e il Musée du Quai Branly di Parigi. Per il calendario completo e le informazioni utili: www.brafa.be .

 

2 - A LONDRA UN FONTANA CHE NON SI VEDE DA (QUASI) CINQUANT’ANNI

Dal “Corriere Economia - Corriere della Sera”

 

de vaartkapoen, a bruxellesde vaartkapoen, a bruxelles

Dalla Svezia è in arrivo fra le più importanti foto un Lucio Fontana storico e milionario. Andrà in asta da Sotheby’s a Londra il prossimo 10 febbraio. Si tratta di un Concetto Spaziale su bianco a 23 tagli su due registri. I collezionisti acquistarono l’opera nel 1966 alla Pierre Gallery di Stoccolma e da allora la tela (80,5x100 cm.) celeberrima e pluripubblicata non fu mai più esposta al pubblico. Ora verrà offerta a una stima di 5-7 milioni di sterline.

 

Ossia tra 6,4 e 9 milioni di euro. Nel 1965 Lucio Fontana invitò nel suo studio milanese il fotografo Harry Shunk, autore di alcune fra le più importanti fotografie del dopoguerra artistico insieme a János Kender. Shunk realizzò un servizio fotografico di oltre 20 scatti seguendo Fontana nel suo studio all’opera durante la realizzazione di questo Concetto Spaziale, documentando così uno dei più radicali gesti dell’arte moderna: il taglio, ripetuto 23 volte.

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La serie fotografica, conservata alla Lichtenstein Foundation di New York, riprende con suggestione e qualità visiva la creazione dal primo gesto, ai tagli, fino all’opera terminata. Fontana scelse di documentare fotograficamente proprio questo lavoro riconoscendolo quale vertice della sua creatività. Nel luglio dell’anno scorso un Fontana bianco con 10 tagli è stato aggiudicato a oltre 6 milioni di sterline. Vedremo che accadrà a questo capolavoro assoluto conservato nella fredda Stoccolma.