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(ANSA) Di fronte alle crescenti proteste del mondo del calcio contro il progetto della Superlega due club inglesi, probabilmente Chelsea e Manchester City, starebbero pensando di riconsiderare il proprio coinvolgimento.
Secondo i rumors raccolti dal Times e dal Guardian, che citano fonti interne alla Federcalcio inglese, i dirigenti di due club inglesi nelle ultime ore avrebbero manifestato dubbi e preoccupazioni sulla scelta di andare allo scontro con le autorità calcistiche. Non escludendo una clamorosa retromarcia. Un'ipotesi, quest'ultima, smentita dalla Bbc, che - citando fonti interne ai club - liquida le indiscrezioni circolate come tentativi di destabilizzare il fronte ribelle.
(ANSA) "Riteniamo che qualsiasi proposta senza il supporto della UEFA non risolva i problemi che attualmente la comunità calcistica deve affrontare, ma è invece guidata dall'interesse personale". Così il presidente del Paris Saint-Germain, Nasser Ghanim Al-Khelaifi, in una nota sulla Superlega. ''Il Paris Saint-Germain è fermamente convinto che il calcio sia un gioco per tutti.
Sono stato coerente su questo fin dall'inizio. Come squadra di calcio, siamo una famiglia e una comunità, il cui tessuto sono i nostri fan, credo che non dovremmo dimenticarlo - prosegue il numero uno del club francese -. C'è una chiara necessità di far avanzare il modello di competizioni UEFA esistente, presentato ieri dalla UEFA e che conclude 24 mesi di ampia e collaborativa consultazione in tutto il panorama calcistico europeo. Il Paris Saint-Germain continuerà a lavorare con la UEFA, la European Club Association e tutte le parti interessate della famiglia calcistica, sulla base dei principi di buona fede, dignità e rispetto per tutti ".
(ANSA) "La Superlega non è sport": così Pep Guardiola, manager del Manchester City, ha bocciato il progetto di Superlega, criticando il sistema chiuso ad inviti che caratterizza la nuova controversa competizione. "Quando non esiste relazione tra l'impego e il risultato, non è più sport - ha dichiarato il tecnico catalano alla vigilia della partita contro l'Aston Villa -. Ma stiamo parlando solo di un comunicato. Sono altre le persone che devono chiarire, che hanno l'obbligo e il dovere di uscire allo scoperto al più presto e di spiegare a tutto il mondo quale è la situazione e il perché della loro decisione. L'Ajax ha vinto quattro o cinque Coppe dei Campioni e non c'è? Devono spiegarlo a tutti noi".
(ANSA) Anche i rappresentanti delle tifoserie dei sei club inglesi coinvolti nella Superlega hanno preso parte questa mattina alla riunione convocata dal Premier Boris Johnson con i vertici del calcio inglese. L'Arsenal Supporters Trust (Ast), che riunisce i tifosi dei Gunners, si è detto "felice di aver sentito il Primo ministro promettere che farà il possibile per bloccare la Superlega", contro cui si è già schierata "la stragrande maggioranza dei tifosi". Dopo l'incontro con Johnson, l'Ast e le altre tifoserie si confronteranno anche con il leader dell'opposizione Sir Keir Starmer, a dimostrazione - spiega lo stesso Ast - "che il sostegno da parte di tutta la politica è benvenuto e dimostra che la nazione è unita contro questi club avidi".
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