DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ…
Alessandro Pasini per “Il Corriere della Sera”
L’unica differenza è che uno resta in silenzio e l’altro chiede scusa. La cappa di fallimento e le polemiche che l’accompagnano sono però identici. Balotelli & Prandelli non sono mai stati una premiata ditta, hanno fatto crac in Brasile e, tre mesi dopo, continuano ancora a penare e far penare, prigionieri di una maledizione o, più probabilmente, dei propri limiti.
Mario non decolla a Liverpool, Cesare zoppica a Istanbul. A Mario, dopo lo 0-1 dei Reds a Basilea, dicono che il suo calcio è «spazzatura». Cesare, dopo l’1-4 imbarcato dal Galatasaray in casa dell’Arsenal, è ritenuto responsabile di una «carneficina». La Champions è implacabile, ma neanche il campionato consola: il Liverpool è 14°, il Galatasaray è 5°.
Ecco perché i critici vanno giù pesanti. Su Mario i tifosi ironizzano, dicono che è il rigorista che non tira i rigori più costoso del mondo (nei Reds lo fa Gerrard) e rimpiangono Suarez: «Nel cambio è rimasta la stessa quantità di ego ma non c’è più lo stesso impatto sui risultati». Cesare invece viene ritenuto inadatto a gestire il rapporto con big come Sneijder e padrone di idee tattiche confuse come quella di schierare Felipe Melo difensore centrale contro una lepre come Welbeck, che infatti ha segnato tre gol per l’Arsenal.
Il problema di Mario è che cominciano a scaricarlo anche quelli che il calcio lo fanno per lavoro. Il suo allenatore Brendan Rodgers ne ammette l’ impegno, ma dice che «deve migliorare». L’ex stella del Liverpool Graeme Souness invece non usa perifrasi: «È stato indecoroso». I capi d’accusa sono sempre gli stessi: indolenza, individualismo, una visione errata del calcio. «Troppe volte lo abbiamo visto fingere di zoppicare dopo ogni contrasto e protestare con l’arbitro».
È la vecchia solita storia del talento sprecato e del grande potenziale non sfruttato: ma se l’errore fosse di prospettiva e tutto questo potenziale non esistesse proprio? «Egoista e inutile», gridano inviperiti molti fra coloro che lo accolsero come un dio a Liverpool. E Rodgers è irritato anche perché a Basilea, finito il match, Mario non ha risposto al suo ordine di salutare con la squadra i tifosi rossi in curva ma se ne è andato in spogliatoio da solo.
Graeme Souness e Terry McDermott festeggiano il Liverpool
Mario fugge e tace. Prandelli invece si prende tutte le colpe come aveva fatto in Brasile dopo l’eliminazione dal Mondiale. «Critiche giuste, colpa mia. Non so se è una questione di testa o di modulo, stiamo ancora cercando gli equilibri». Ma gli daranno il tempo? Il 25 ottobre si elegge il nuovo presidente del Galatasaray e Unal Aysal, il petroliere che ha ingaggiato Prandelli in estate, non si ricandiderà. Senza risultati né sponsor, che futuro c’è per un ex c.t. in crisi sul Bosforo? «Con il presidente c’era un rapporto profondo. Non mi sento tradito, ma ora pensiamo a ritrovare la serenità». Una volta c’era, nei cuori di Balotelli & Prandelli. Chissà dove è finita ormai.
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