DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Pietro Scibetta per "La Stampa"
Il giorno in cui il basket si è guardato allo specchio. E non si è piaciuto per niente. Perché di fatto questo è il significato dell'arresto di Ferdinando Minucci, avvenuto ieri mattina a Bologna. Minucci è stato per oltre due decenni «l'uomo solo al comando» che è riuscito a portare la Mens Sana Siena dalla periferia della pallacanestro nostrana ai vertici europei.
Con lui il club toscano ha vinto tutto il possibile in Italia: 8 scudetti, tra i quali gli ultimi 7 consecutivi, 5 Coppe Italia, 7 Supercoppe italiane, una Coppa Saporta nel 2002 (l'equivalente dell'Eurocup di oggi), nonché quattro partecipazioni alla Final Four di Eurolega.
La Guardia di Finanza, che da due anni e mezzo indaga sul funzionamento della società (l'operazione è denominata «Time Out» e si riferisce al periodo dal 2006 a oggi), ha messo nero su bianco non solo i nomi e cognomi ma anche le cifre e un modus operandi che macchia indelebilmente il percorso di quella che è stata una delle più floride realtà sportive italiane degli ultimi 10 anni.
Insieme a Minucci sono stati arrestati la segretaria generale della Mens Sana, Olga Finetti, e i soci delle società Brand Management ed Essedue Promotion Stefano Sammarini e Nicola Lombardini: sono tutti ai domiciliari. La contestazione è di «associazione per delinquere con lo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti tributari», ed è stato anche disposto il sequestro preventivo di 14 milioni di euro (quasi 10 dei quali riconducibili a Minucci e Finetti, gli altri 4 ai soci).
Fatture false, pagamenti in nero ai giocatori (17 sono stati denunciati) alterando di fatto la competitività sul mercato, supervalutazione del marchio Mens Sana (8,9 milioni, ceduto alla Brand Management) per gonfiare il bilancio e iscriversi al campionato 2012. Il tutto bruciando in 7 anni 100 milioni piovuti dal Monte dei Paschi per la sponsorizzazione.
Secondo gli inquirenti c'è stata una gestione ai fini anche di un arricchimento personale che ha messo sul lastrico la società .
Minucci ha lasciato la presidenza il 1° gennaio e il ruolo di general manager il 15 marzo. Vale la pena ricordare che si sta parlando di colui che a oggi è anche il presidente di Lega designato per succedere a Valentino Renzi dal 1° luglio.
La sua è stata un'elezione con percentuali bulgare avvenuta a febbraio: a Minucci hanno detto sì 14 società su 16 (solo Roma e Bologna hanno votato contro). La Legabasket, con una nota firmata da Renzi, ha comunicato il nulla: se ne parlerà «in una prossima assemblea».
Per la Federbasket, invece, spetta alla Lega trovare «immediatamente i giusti rimedi per riaffermare i principi di lealtà e correttezza che sono i fondamenti dell'intero movimento». Solo che le regole le fa proprio la Fip, di fatto. E i controlli finanziari della Commissione Tecnica evidentemente non sono stati adeguati a scongiurare il disastro. Tutto ciò mentre in campionato Siena è seconda e il suo futuro è più che mai un'ipotesi.
VALENTINO RENZI E FERDINANDO MINUCCI FERDINANDO MINUCCI FERDINANDO MINUCCI FERDINANDO MINUCCI LARRESTO DI FERDINANDO MINUCCI
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