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IL MAGO DELLE DOLOMITI: “NON CERCO LA GLORIA, CERCO EMOZIONI” – CHI E’, CHI NON E’, CHI SI CREDE DI ESSERE BEPPE ZIGGIOTTO, IL MAGAZZINIERE VENETO CHE HA SCALATO TUTTE LE 86 CIME SOPRA I 3.000 - "E ADESSO? NON GUARDO A PRIMATI E VELOCITA' MA A..."

Massimo Spampani per il Corriere della Sera

 

beppe ziggiotto

Non è Reinhold Messner, né Hans Kammerlander, né Simone Moro. Non è un alpinista famoso. Tutti lo chiamano Beppe, lavora in fabbrica, fa il magazziniere. Ma nel tempo libero, dopo aver spostato pacchi da uno scaffale all' altro e aver controllato l' inventario, il suo record, tenuto quasi celato per l' indole schiva, se lo è conquistato, eccome. Beppe Ziggiotto, di Lonigo, 25 km da Vicenza, 55 anni, timido e riservato, è il primo uomo ad aver scalato tutte le 86 cime delle Dolomiti che superano i 3.000 metri di altitudine.

 

Una «collezione» iniziata nel 1999 con la salita alla Cima Ombretta Est (3.011 m) nel gruppo della Marmolada e completata l' estate scorsa con la Cima de Falkner (3.053m) nel gruppo del Sorapiss.

 

beppe ziggiotto

«D' inverno invece mi alleno risalendo i "vaj" , canaloni di neve ghiacciata nelle Piccole Dolomiti vicentine, molto spesso un paradiso, qualche volta un inferno».

 

Beppe Ziggiotto non è guida alpina, né ha qualche altra qualifica attinente all' alpinismo: è semplicemente un grande appassionato di montagna e socio della sezione del Cai di San Bonifacio. «Non voglio essere messo su un piedistallo - dice - quello che ho fatto io lo può fare chiunque».

Per allenarsi, quando finisce il turno di lavoro che inizia alle 6 del mattino e termina alle 14, arrampica fino a tarda sera sulle vicine Piccole Dolomiti vicentine, su Carega e Pasubio.

 

Quando invece è di turno nel pomeriggio, il magazziniere-alpinista arrampica al mattino, sulla Cima Marada, vicino a casa.

 

Cima de Falkner

Madre trentina e padre veneto, Beppe è tornato alle origini. «Da giovane giocavo a pallavolo, ma finito quel periodo sono tornato al mio ambiente più naturale, che è la montagna. Ho iniziato 35 anni fa con cose facili, poi sempre più impegnative. Ero amante dei grandi spazi, delle grandi altezze, quindi il Cervino, il Monte Bianco, la Nord-Est dell' Eiger».

 

L' idea di salire su tutte le 86 cime dolomitiche gli è venuta dopo aver letto un libro di Roberto Ciri, «I 3.000 delle Dolomiti», del 2012.

 

I 3000 delle dolomiti

«Ho aperto gli occhi, ho visto che in quelle montagne, oltre alle vette più famose, come la Marmolada, La Tofana, Il Cristallo, Le Tre Cime di Lavaredo, c' era qualcosa di diverso, cime poco frequentate, selvagge, bellissime e quasi sconosciute. All' inizio non pensavo affatto al record - spiega Beppe - ma mi ero accorto, confrontando i miei diari, che molte cime le avevo già scalate, così ho deciso di andare avanti, per scoprirle tutte». Fino all' ultima salita: «La de Falkner, sul Sorapiss, dal 1952 non era stata più ripetuta. Più le cime sono poco frequentate più insidie nascondono. Se sono riuscito nella mia impresa - continua - però è merito anche di tutte le persone che mi hanno accompagnato. Mi sono preso la briga di contarle: sono 31.

 

Le ultime quattro vette le ho scalate con gli amici Gino Dal Cero, forte alpinista veronese, e con Mino Feriotti, uno spirito selvaggio».

 

Certo, per tenersi in forma Beppe non può permettersi di avere la pancetta: «Faccio una vita normale. Mangio di tutto, moderatamente, soprattutto verdure, e qualche volta esco dalle regole. Mia moglie Mimma, milanese, è una brava cuoca. I miei due figli adolescenti, Andrea 17 anni e Silvia 15, di montagna però non ne vogliono quasi sapere».

 

E finita la «collezione» dolomitica il magazziniere-alpinista non si sbilancia sui nuovi progetti: «Qualcosa c' è nel cassetto - ammette - ma non ne voglio parlare. A una certa età non guardo a record e velocità. Cerco il contatto con la natura e con la montagna, che non smette mai di darti degli stimoli. Non cerco la gloria, né imprese, cerco emozioni».

 

beppe ziggiotto