
FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E…
Flavio Vanetti per “il Corriere della Sera”
Le prime comunicazioni ufficiali sulla sue condizioni di salute sono finalmente giunte e, come temuto, sono purtroppo drammatiche: Jules Bianchi, a causa dello schianto contro un muletto adibito a gru nel corso del 43° giro del Gp del Giappone, «ha riportato un diffuso danno assonale: le situazione è critica, ma stabile».
l'incidente di jules bianchi 1
Così dice un testo che i genitori hanno diffuso assieme ai responsabili dell’ospedale di Yokkaichi e alla Marussia, la scuderia del venticinquenne pilota di Nizza. «I medici — prosegue la nota — stanno fornendo il miglior trattamento possibile e li ringraziamo per il loro operato.
Inoltre siamo grati della presenza del professor Gerard Saillant, presidente della Commissione Medica della Fia e del professor Alessandro Frati, neurochirurgo dell’Università La Sapienza di Roma, che ha raggiunto il Giappone su richiesta della Scuderia Ferrari. Il professor Saillant e il professor Frati hanno riconosciuto le eccellenti cure fornite dal Mie General Medical Center e hanno ringraziato i colleghi giapponesi. L’ospedale continuerà a monitorare e a curare Jules. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti quando sarà più appropriato farlo».
La lesione assonale diffusa è un danno che riguarda la sostanza bianca cerebrale: senza emorragie associate può anche essere recuperabile nell’arco di qualche settimana. Ma nei casi più gravi ha alte statistiche di decesso (un terzo dei pazienti) o di danni permanenti e irreversibili.
Nel caso di Bianchi mancano troppi elementi per un giudizio corretto: sarebbe necessario conoscere l’esito delle Tac e poter valutare altre condizioni specifiche. Ma se la situazione è definita critica, è evidente che i medici hanno a disposizione dati che non inducono all’ottimismo. Del resto l’impatto contro quella gru è stato di una violenza pazzesca ed è il risultato di una serie di coincidenze che saranno da chiarire al più presto.
Il presidente della Fia, Jean Todt, ha ordinato a Charlie Whiting, direttore di gara, di presentare con urgenza una relazione sui fatti, inclusa la comparsa di una bandiera verde di via libera esposta in maniera inappropriata. Si immagina, in particolare, che Whiting dovrà spiegare come mai dopo l’incidente di Adrian Sutil, al giro precedente e nello stesso punto di Bianchi, non è uscita la safety car: il francese ha impattato contro la gru che stava rimuovendo la Sauber del tedesco.
L’inchiesta della Fia sarà affiancata, probabilmente, da un’altra, autonoma, invocata da Bernie Ecclestone. Meglio abbondare con le indagini che cercare di far finta di nulla: al partito della «sfortuna inevitabile» ieri si è iscritto anche il capo degli organizzatori giapponesi, ma crediamo di più al parere di un ex campione quale Alain Prost: «È assolutamente inaccettabile che la gru stesse operando senza la safety car in pista».
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