CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE…
Filippo Grimaldi per gazzetta.it
È stato rintracciato in Germania il camionista che due giorni fa ha travolto e ucciso Davide Rebellin, 51 anni, mentre era in bici lungo la strada Regionale 11, a Montebello Vicentino, senza fermarsi e riprendendo anzi la marcia. Si è chiuso il cerchio delle indagini per individuare l’autista possibile responsabile dell’investimento, che era alla guida di un mezzo rosso, con targa tedesca. Ha 50 anni ed è già in Germania, non è stato arrestato perché secondo nel codice penale tedesco non esiste il reato di omicidio stradale.
la bici di davide rebellin dopo l incidente. 2
I carabinieri hanno lavorato senza sosta dal momento in cui sono intervenuti sul luogo dell’accaduto per i primi rilievi, e hanno iniziato a visionare le telecamere della zona, prime fra tutte quelle del grande parcheggio del ristorante “La Padana” di Montebello, a poche decine di metri dal luogo dell’investimento. Queste mostrano un autoarticolato rosso che entra nell’area di sosta del locale e ne esce dopo circa quattro minuti, passando vicino al corpo del campione. Non c’è un nesso causale certo fra l’investimento e questo mezzo pesante, ma l’arco temporale (erano circa le 11.50 di mercoledì scorso quando Rebellin è stato investito) ha fatto scattare i controlli.
Come ipotizzato dagli investigatori, il mezzo e l’autista potrebbero avevano già lasciato l’Italia - forse utilizzando l’Autobrennero -. Ecco perché le forze dell’ordine italiane hanno chiesto l’ausilio dell’Interpol per riuscire a risolvere questo giallo. Ora si cercherà di comprendere se il guidatore del tir si sia accorto di avere investito Rebellin - e dunque la sua sia stata una fuga volontaria - oppure a causa dell’angolo cieco del mezzo pesante non abbia avuto la percezione dell’investimento. Le forze dell’ordine italiane hanno analizzato i frame tutte le telecamere, anche private, situate nell’area in cui compatibilmente potrebbe essere transitato il mezzo responsabile della morte di Rebellin, uno dei corridori più vincenti (64 i suoi successi in carriera) del ciclismo italiano moderno. Inizialmente sono finite al centro delle indagini una decine di mezzi pesanti, poi il numero è stato ristretto a un paio di autoarticolati.
Nel frattempo, la Procura di Vicenza ha a sua volta aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio stradale. Le esequie di Davide Rebellin, nato a San Bonifacio, nel Veronese, ma residente a Lonigo, nel Vicentino, si svolgeranno solo quando le autorità avranno concesso il nullaosta, quindi presumibilmente soltanto la settimana prossima.
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