RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Il Corriere dello Sport ospita una lunga intervista a Paolo Di Canio. Tra i temi toccati, quello dei social
«Mai stato social e mai lo sarò. Ogni tanto provo a chiedere: ma come cazzo fate a sprecare così il vostro tempo? Ma perché dovrei dar retta a chi distorce i tuoi pensieri e li trasforma in formulette buone per giocare al tiro al bersaglio? Oggi puoi dire qualunque cagata, ma se hai i follower vai avanti. Ci sbomballano tutte le ore per non essere troppo selvaggi in tivù e poi vedi sciatteria e volgarità ovunque. Un trend che celebra con enfasi il nulla».
Dybala
«Campione assoluto, eterno talento ma… non so, forse una fragilità emotiva. Dall’avvento di Ronaldo qualcosa si è fermato in lui. Hanno cercato anche di cederlo, non dimentichiamolo. Non solo non ha tratto giovamento dalla sua presenza, ma lo ha subito. Ha sofferto di non essere più il protagonista assoluto. Si è sentito cancellato».
Allegri e il suo giudizio su Chiesa
«Se entro nella sua testa di allenatore lo capisco. Se mi strappi di continuo allungandomi la squadra, senza giocare di squadra, senza capire i tempi e le situazioni, questo può essere un problema. Non sei Ronaldo, che quando strappa qualcosa succede sempre».
Rabiot
«Rabiot che giocatore è? Che materia è? Per la Juve cos’è? Uno di un metro e 90 che sembra di un metro e 20. Non fa pesare la sua fisicità, non è mezz’ala da gol, da assist e nemmeno da incursione. Arriva morbido nei contrasti Allegri lo fa giocare a sinistra per avere più presenza fisica. Questo conferma i problemi della Juve. Con tutti gli esterni che ha, fai giocare Rabiot adattato».
jose mourinho foto mezzelani gmt026
Definisce Mourinho un uomo dalla grande personalità e carisma, ma sulla sua insistenza sulla debolezza dell’organico dice
«Un problema anche per lo spogliatoio. Imporre una divisione così netta tra titolari e riserve crea dinamiche negative. La cosa più grave? Il giudizio di Mourinho pesa una tonnellata ma, se non hai carattere e non hai un rapporto fiduciario con lui, anche i titolari finiranno per sentirsi in discussione».
Il suo ego ha bisogno di vincere.
«Il suo ego ha bisogno di vincere. Il suo status a livello mondiale si è offuscato. Per ora un popolo che lo segue anche nelle sconfitte può valere anche più di una vittoria. Ma guai solo ad accennare che forse s’è invecchiato o che non si è aggiornato. Impazzisce».
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