COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA…
Franco Ordine per il Giornale
Pensavamo di aver visto tutto nel calcio italiano al tempo del coronavirus (le polemiche su porte chiuse e aperte, allenamenti sì e no, litigi sulle formule per la ripresa del campionato), e invece siamo stati ancora una volta colti in contropiede.
Non poteva che essere Massimo Cellino, adesso presidente-padrone del Brescia, a sorprenderci nel bel mezzo di una giornata in cui Uefa e Fifa hanno mostrato quel che mancava da un pezzo: buonsenso e responsabilità. Il club lombardo, geograficamente nel bel mezzo di un drammatico focolaio, ha convocato per oggi alle ore 9, presso il centro sportivo di Torbole Casaglia, collaboratori tecnici, preparatori e osservatori, degli staff di Eugenio Corini e Fabio Grosso, i due tecnici, esonerati nei mesi scorsi, a dispetto del provvedimento di sospensione degli allenamenti della squadra lombarda in scadenza il 28 marzo.
La spiegazione ufficiale: programmare la futura attività. Scopertissimo invece lo scopo: poiché questa categoria di lavoratori, della famiglia degli allenatori, non è tutelata dal contratto collettivo, l'eventuale risposta negativa farebbe scattare, sul piano teorico, il mancato pagamento dei rispettivi emolumenti. Renzo Ulivieri, presidente del sindacato di categoria, ha firmato un comunicato di fuoco e invitato i suoi tesserati a non rispondere alla convocazione.
Sul punto, poiché si tratta di un contenzioso che invade il terreno minato della salute pubblica e disobbedisce all'obbligo per i cittadini lombardi di restare a casa, è il caso classico per il quale sarebbe cosa buona e giusta l'intervento delle autorità, Prefetto e/o Questore di Brescia più che del calcio italiano, ancora una volta sputtanato per una volgare questione di poche migliaia di euro.
L'episodio è, in verità, anche la spia di un altro fenomeno col quale, molto prima del previsto, dovremo fare i conti. E cioè con il collasso economico di gran parte delle società di calcio, anche in serie A che pure è la più ricca del reame, dove finora i club meno abbienti si sono finanziati quasi esclusivamente grazie ai diritti televisivi. La sospensione del torneo e l'incertezza di recuperare la sua conclusione hanno già prodotto danni enormi al sistema. Di certo non sarà con iniziative sciagurate come questa, che il calcio italiano potrà guadagnare il rispetto e la considerazione della politica cui toccherà farsi carico degli aiuti.
CELLINO CONVOCA AL CAMPO EX TECNICI: FURIA ASSOALLENATORI. MA IL BRESCIA SMENTISCE
L'Assocalciatori contro il Brescia di Cellino. Il numero uno dei lombardi, scrive in una nota l'Aiac, ha convocato per mercoledì mattina alle 9 al campo di allenamento "i collaboratori tecnici, i preparatori e gli osservatori facenti parte degli staff di Mr. Fabio Grosso e di Mr. Eugenio Corini, già esonerati nel corso della stagione dal rendere le loro prestazioni". Atteggiamento, questo, definito "irresponsabile, illegittimo e strumentale... tenuto conto della gravità della situazione che sta interessando proprio la provincia bresciana in questi giorni".
Questo il comunicato completo dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio:
L’ASSOCIAZIONE ITALIANA ALLENATORI CALCIO vuole oggi denunciare la grave ed irresponsabile condotta posta in atto dalla società Brescia Calcio S.p.A. nei confronti degli allenatori e preparatori atletici in precedenza esonerati. Nonostante emerga dal sito ufficiale del Club la “sospensione di tutte le attività della Prima Squadra fino al giorno 28 marzo compreso”, il Brescia Calcio S.p.A. ha inspiegabilmente richiamato e convocato per domani mattina alle ore 9.00 al campo di allenamento di Torbole Casaglia i collaboratori tecnici, i preparatori e gli osservatori facenti parte degli staff di Mr. Fabio Grosso e di Mr. Eugenio Corini, già esonerati nel corso della stagione dal rendere le loro prestazioni. Tale convocazione appare del tutto illegittima e strumentale, nonché contraria al buon senso, alla correttezza e alla buona fede nell’esecuzione del contratto, tenuto conto della gravità della situazione che sta interessando proprio in questi giorni la provincia bresciana e considerata l’attuale sospensione degli allenamenti della prima squadra, in ferie sino al 28 marzo.
La richiesta appare, inoltre, violativa delle disposizioni del DPCM del giorno 11/03/2020, come integrato dalla precedente normativa emergenziale, oltre che della normativa sulla sicurezza nei posti di lavoro ed espone i lavoratori ad inutili e gravi rischi per la salute propria e degli altri. L’AIAC stigmatizza e censura fermamente l’iniziativa del Club ed è accanto ai propri associati, preannunciando fin d’ora l’intenzione di intraprendere ogni iniziativa e denuncia alle autorità sportive e di sicurezza nazionale a fronte di una condotta che andrà valutata anche sotto il profilo dell’eventuale rilevanza penale. Si consiglia ai propri associati di rimanere ciascuno nelle proprie abitazioni finché non lo consentiranno il contesto normativo e le condizioni igienico-sanitarie ivi prescritte.
IL BRESCIA: "ALLENATORI NON CONVOCATI"
Dopo il duro comunicato dell'Aiac contro il Brescia calcio che avrebbe convocato per domani i collaboratori ancora sotto contratto degli staff di Corini e Grosso, entrambi esonerati insieme ai membri di loro staff, sempre a mezzo comunicato è arrivata la risposta del club di Cellino. Si legge: "Il club tiene a precisare che la convocazione per la giornata di domani, mercoledì 18 marzo 2020, presso il Centro Sportivo di Torbole Casaglia è stata inoltrata ai tecnici di base a contratto, tra cui collaboratori tecnici e preparatori atletici".
Tale convocazione non è stata mandata né ai primi né ai secondi allenatori sollevati dal loro incarico nel corso di questa stagione. La ragione della convocazione è data dal fatto che, considerata la situazione sanitaria in corso, già da qualche settimana era stata fatta una valutazione in merito alla possibilità di prevedere una programmazione dell'attività con allenamenti a singolo giocatore o al massimo a gruppi di due giocatori, frazionati nella giornata e distribuiti su tutta la superfice del Centro Sportivo. Nell'ottica di programmare una simile attività e con l'intento di garantire la massima sicurezza dei propri atleti e tesserati, è stato ritenuto opportuno attingere a tutte le risorse possibili, tra il personale sotto contratto con Brescia Calcio". Brescia Calcio precisa infine che "in vista dell'incontro di domani, per tutelare la salute di tutti, garantirà il rispetto di tutte le misure di sicurezza indicate dal Decreto Ministeriale relativo ai comportamenti da tenere sul posto di lavoro".
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