DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
Durante la conferenza stampa per presentare il nuovo piano per la festa scudetto del Napoli il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha risposto ad alcune domande dei giornalisti
De Laurentiis: c’è un’ipotesi sul ritorno della squadra da Udine? E’ un momento straordinario per tutti i napoletani, qual è il suo stato d’animo?
«Il mio entusiasmo è immenso, dopo aver sentito anche stupidaggini tipo che non volevo vincere lo scudetto… a fine maggio dissi che speravo di vincerlo e mi guardarono sgomento, pensando: ‘poverino’. L’entusiasmo è soprattutto nel vedere la gioia che tutto questo rappresenta per tutti. Mi inorgoglisce vedere questo entusiasmo a cui ho anche un po’ contribuito.
Lavorare significa anche fare fattore comune, che è una cosa difficilissima, ma anche i napoletani hanno dato una grossa dimostrazione. Domenica per la prima volta eravamo un corteo di quattro pulmini e siamo rimasti bloccati davanti al famoso bar azzurro e sulla sinistra avevamo entrate per distinti e curva e non si poteva camminare, c’era una festa fuori incredibile.
Tutto ciò è premiante, anche grazie alle istituzioni che si sono anche trovate in affanno a spiegare, le volte precedenti, invece stavolta la loro attività preventiva ha funzionato, qualcuno l’ha criticata.
Quando torniamo? Sono fatti nostri, dobbiamo tornare in sicurezza. Probabilmente atterreremo a Capodichino in tarda mattinata di venerdì o probabilmente alle tre del pomeriggio. Voi della stampa dovreste aiutarci a prevenire certi incidenti e non a crearne, meno si parla, a volte, e meglio è, anche se vi ringrazio della vostra attenzione costante».
Quando torna la squadra da Udine?
«Atterreremo nella tarda mattinata di venerdì credo verso le 15»
Sul ciclo vincente del Napoli
«Credo si sia aperto già tempo fa. Poi l’irregolarità costante ci ha penalizzato, qualche volta siamo arrivati secondi e mi sento di averne vinti altri di scudetti. Ho vinto scudetto dell’onestà che è la prima regola della mia vita. Quando mio zio Dino mi chiese di andare in America, dissi che volevo restare qui e lui si infuriò. Mi ricordo che dissi a mio padre, guarda questo è un paese complicato, tu ti sei laureato in giurisprudenza e lingue orientali. Sono un guerriero, fidati di me, se dobbiamo lavorare in questo Paese dobbiamo seguire le regole»
aurelio de laurentiis 1funerale costanzo aurelio de laurentiis foto di bacco
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