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Valerio Palmieri per Chi
Dagli amici fraterni che litigano per la moglie di uno di loro a talenti inespressi per via di una donna fatale o di una vita privata turbolenta, fino ai tradimenti e alle liti furiose per strada a causa di un sms galeotto spuntato su un telefonino segreto.
Chissà se è per questa nuova voce della categoria "donne e calciatori, gioie e dolori" che il fuoriclasse della Roma, Radja Nainggolan, è stato fermato dai carabinieri nel centro di Cagliari mentre discuteva animatamente con la moglie, Claudia Lai. Il telefonino incriminato, va detto, era quello del centrocampista, che si è precipitato a scrivere su Twitter: «Voglio dire una cosa a tutti. Dovete farvi i c... vostri. I problemi in famiglia esistono. Ma le mani addosso no».
Lo ha seguito Claudia, che ha aggiunto: «La vita di coppia è fatta di amore e litigi, i soldi non c'entrano. Chi è che non litiga con il proprio marito? Si è trattato solo di un diverbio». Finito, però, al pronto soccorso, anche se lei non sporgerà denuncia.
Sono arrivati, invece, in tribunale Mario Balotelli e Raffaella Fico, per giungere a un accordo sulla figlia Pia. Il fuoriclasse rossonero, dopo essere finito sulla copertina di Time, ha riempito le prime pagine dei giornali, non solo sportivi, per la vicenda della figlia riconosciuta solo al termine di una lunga querelle.
L'antesignano dei calciatori genio e sregolatezza fu José Altafini, quello che abbiamo sentito per anni gridare "golassoooo" nelle telecronache sportive, ma che, quando giocava, era peggio di Maradona e Cassano messi insieme. Fu il primo calciatore della storia a rubare platealmente la moglie a un compagno di squadra: si invaghì, ricambiato, di Annamaria Galli, moglie di Paolo Barison. Una vicenda talmente antica che potrebbe finire sui libri di storia.
Di certo i due fuoriclasse dell'era moderna che potrebbero tenere lezioni universitarie sulla "dolce vita" sono Pippo Inzaghi e Bobo Vieri. Compagni di scorribande notturne, ma veri professionisti nel non farsi beccare. I paparazzi consumavano le gomme delle macchine per seguirli con le loro prede ma, come in campo, Bobo e Pippo sapevano seminare gli avversari.
I ritrovi milanesi Hollywood e Tocqueville erano per loro come l'ufficio di Fonzie in Happy Days e d'estate, quando si spostavano a Milano Marittima, iniziavano i casting: non c'era ragazza immagine del Pineta che non avesse dato loro quantomeno il numero di telefono. L'unica per cui Bobo Vieri depose l'ascia di guerra fu Elisabetta Canalis: una storia travolgente, il calciatore e la velina, un'accoppiata destinata a cambiare la storia del costume. Riflettori puntati, rotture furiose e passionali ritorni di fiamma.
Dopo la Canalis per Bobo arrivò Melissa Satta, la donna che lo accompagnò pazientemente nella fase finale della sua carriera. Di certo, né l'una né l'altra hanno influito negativamente sulla carriera di Vieri: anzi, portarono stabilità nell'infinita "recherche de la femme" di Bobone. Inzaghi, detto "velociraptor" per la sua voracità in area di rigore, non era da meno. Ha provato a mettere la testa a posto a fine carriera e chissà chi sarà il primo dei due a metter su famiglia.
Di certo il più sensibile dei bomber moderni è stato Marco Borriello. Quando la sua fidanzata, Belen Rodriguez, andò all'Isola dei famosi, era talmente innamorato da non perdersi una puntata. Ma, dopo che lei "sfiorò" Rossano Rubicondi, Marco divenne la vittima dei tifosi avversari: non passò una settimana che già il bomber era preso di mira negli stadi.
Ad agitare le acque di Milanello ci pensò anche Pato, bambino prodigio esploso nel Milan a 17 anni, quando si innamorò della figlia del presidente, Barbara Berlusconi. Lo voleva il Paris Saint-Germain, ma la trattativa saltò all'ultimo e il Milan dovette cedere ai francesi, un anno dopo, Ibrahimovic e Thiago Silva. Non passò molto tempo che anche Pato prese un biglietto senza ritorno e volò in Brasile. Quando partì non c'era Barbara sotto la scaletta a salutarlo. E nemmeno i tifosi.
BOX - ALTAFINI IL RUBACUORI
José Altafini in spiaggia nel 1981 con la moglie Annamaria Galli. Altafini "rubò" Annamaria al compagno di squadra Paolo Barison, che aveva avuto da lei tre figli (Paola, Andrea e Federica). I due erano amici, avevano giocato nel Milan e fu lo stesso José ad averlo voluto nel Napoli. Barison morì in un incidente nel 1979.
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