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Avrei desiderato giocare al Boca Juniors, a 20, 30 o 35 anni. È uno dei miei desideri e lo è sempre stato». Daniele De Rossi torna a parlare della sua passione per i colori gialloblù ed ai microfoni della rivista Undici conferma: «Mi piacerebbe essere in campo in un match contro il River Plate alla Bombonera. Quando vedo quello stadio, mi leva la vita. Ma non ho mai detto di voler chiudere la carriera lì. Il mio futuro? Mi sento forte, calciatore vero. C'è chi vuole smettere presto e chi a 40 anni, io mi sento una via di mezzo. Sono tornato ad alti livelli grazie a Conte in nazionale e Spalletti che è l'allenatore che mi ha condizionato di più: oggi vedo il calcio come lo vede lui».
Per il centrocampista della Roma il calcio di oggi non è più quello di una volta soprattutto nel modo in cui lo vivono i giocatori più giovani: «Più che lo sport in sé, è il mondo che è diverso. Oggi quando vedo i più giovani fare dirette Instagram in spogliatoio, vorrei tirargli una mazza da baseball sulla bocca...».
Alla domanda su Zeman risponde che «non è un disonesto, preferiva Tachtsidis a me. Non è stato un periodo facile, credo anche per lui. Mi rendo però conto che è un casino essere allenatore, deve parlare prima e dopo le partite ma anche in settimana ed è normale che una parolina ti esca fuori».
ITALIA ALBANIA DE ROSSI
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