DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA…
Estratto dell’articolo di Giovanni Battistuzzi per “Il Foglio”
Nel calcio ci sono mestieri che impongono di trovare soluzioni semplici a problemi complessi. Quello del direttore sportivo è uno di questi. Conta la capacità di analisi, conta la capacità di gestione del gruppo, conta l’abilità di immaginare strade alternative se quelle consuete diventano impercorribili. […] Il direttore sportivo del Napoli, Cristiano Giuntoli, ha sempre dovuto far di conto e tra addizioni e sottrazioni si è sempre trovato bene. […] Ha il piglio del cicloturista d’esperienza, quello che sa benissimo dove andare per pedalare tranquillo […].
Cristiano Giuntoli era un calciatore discreto, affidabile, buono per la serie C e la D, non un campione, ma uno capace di capire cosa andava fatto e di scegliere il momento giusto per farlo. Béla Guttmann la chiamava “efficacia della sensibilità analitica”. […] Cristiano Giuntoli. Se una cosa in tutti questi anni ha dimostrato è che questa “efficacia della sensibilità analitica” ce l’ha e in ampie dosi.
[…] dopo il ritiro dal campo ha studiato a lungo a Coverciano, ha cercato di imparare il più possibile allo Spezia, poi è passato ai fatti. Il Carpi gli ha dato fiducia, lui ha ricambiato cercando di capire di cosa l’allenatore aveva davvero bisogno, cercando i giocatori più adatti al progetto tattico, fregandosene di nome, fama e procura.
[…] Dalla stagione 2009-2010, dalla D alla promozione in A. Sei anni di successi e spese contenute, di giocatori passati dal non essere nessuno a essere abili e arruolabili tra A e B. Aurelio De Laurentiis lo portò sotto il Vesuvio. Disegnò un Napoli a immagine di Maurizio Sarri prima, poi di Rafa Benítez, Carlo Ancelotti, fino alla perfezione raggiunta con Luciano Spalletti. Una squadra costruita in due anni con un esborso totale di dieci milioni di euro (considerando il saldo tra acquisti e cessioni). […]
La scorsa stagione Cristiano Giuntoli e Luciano Spalletti parlarono a lungo tra il finire di giugno e l’inizio di luglio. […] Giuntoli […] portò Matteo Politano, Frank Anguissa, Axel Tuanzebe e Juan Jesus. […] Il Napoli finì terzo. Quest’estate accadde lo stesso. Alle partenze di Ciro Mertens e Lorenzo Insigne si aggiunsero quelle di Kalidou Koulibaly e Fabián Ruiz. Arrivò una sfilza di giocatori dai nomi strani, tipo Min-jae Kim e Khvicha Kvaratskhelia, dai trascorsi ondivaghi Tanguy Ndombélé e Giovanni Simeone, […] Giacomo Raspadori. Si riparlò di mercato fallimentare. E’ andata diversamente.
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