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Enrico Franceschini per "La Repubblica"
La prima stagione del dopo- Ferguson si profila in ripida salita per lo United. I Red Devils non erano partiti a razzo, avevano già perso una partita e il nuovo allenatore David Moyes stentava a trovare l'undici migliore, mentre la telenovela su Wayne Rooney che vuole andarsene (al Chelsea? al Paris St. Germain?) non accennava a concludersi, nonostante il centravanti avesse ritrovato la forma migliore (parole di Ferguson) e ricominciato a segnare.
Ma adesso i giochi si fanno ancora più difficili, per l'erede del leggendario Fergie e per il suo club dopo una disastrosa, sconfortante sconfitta nel derby di ieri contro il City: 4-1 per gli azzurri di Manuel Pellegrini e il punteggio era 4-0 sino a tre minuti dal termine, con doppietta di Aguero, Tourè, Nasri e un dominio pressoché totale. Soltanto una punizione di Rooney, peraltro inconcludente, nevrastenico e falloso per il resto della gara, ha dato nel finale il gol della bandiera allo United.
Nell'era recente, cioè nell'era del miliardo circa di petrodollari rovesciati dallo sceicco di Abu Dhabi sul City per dimostrare che Manchester ha un nuovo padrone calcistico, non è la prima volta che lo United viene messo brutalmente ko nel derby: due anni fa, guidato da Roberto Mancini, il City vinse la stracittadina come se fosse un incontro di tennis, 6-1, e non a caso finì poi per vincere anche la Premier League.
Ma stavolta, per certi versi, è ancora peggio. Allora lo United dominò a lungo la stagione, mentre adesso è partito balbettando. Allora sembrava una squadra ancora nel pieno delle sue forze, mentre ora è chiaro che è finito un ciclo e non è chiaro se ne è cominciato un altro.
Allora in panchina c'era un mito carico di gloria, l'allenatore che nella sua carriera ha vinto tutto, mentre adesso c'è David Moyes, ex-tecnico dell'Everton, apprezzato da tanti ma appena arrivato allo United e, soprattutto, allenatore che nella sua carriera non ha vinto niente.
E proprio Moyes è sul banco degli imputati, perlomeno come co-imputato, nell'umiliante passo falso di ieri: ha cambiato poco e niente, mentre la sua ciurma affondava. Dire che il
match è stato a senso unico è dir poco: il City ha tenuto sempre palla, attaccato di continuo, passato meglio, difeso meglio. Lo United ha fatto praticamente solo due tiri nello specchio della porta. E se i gol di Aguero sono state due invenzioni di classe, ai due dei suoi compagni hanno contribuito gli errori dei Red Devils. Il City si ricandida così alla corsa al titolo dopo un inizio di stagione incerto: è il concorrente, per ora, di Chelsea, Arsenal e Liverpool.
Lo United deve già rincorrere. Due anni fa, dopo il quasi cappotto nel derby, Ferguson rispose con due vittorie. Moyes dovrebbe fare altrettanto, altrimenti si può scommettere che ci si comincerà a chiedere se era lui l'uomo giusto per rimpiazzare una leggenda o non sarebbe stato meglio prendere un allenatore più esperto e vincente, come Mourinho o Ancelotti.
STEPHEN IRELAND DEL MANCHESTER CITY ESULTA RESTANDO IN MUTANDE DOPO UN GOL
NASRI ESULTA CONTRO MANCHESTER UNITED
MANCHESTER CITY
MANCHESTER CITY ESULTA CONTRO UNITED
MANCHESTER UNITED
Manchester City
Manchester United
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