totti cassano

SE TOTTI "VERRA’ DIMENTICATO" TRA 20 ANNI, CASSANO GIA’ OGGI E’ RICORDATO SOLO PER LE SUE CASSANATE - DIETRO LE PAROLE AL VELENO DI "FANTANTONIO" NEI CONFRONTI DELL’EX CAPITANO, CHE LO ACCOLSE COME UN FRATELLO A ROMA, C’E’ LA RABBIA PER COME È STATO DESCRITTO NELLA SERIE TV “SPERAVO DE MORÌ’ PRIMA”: “NE ESCO MALE” - NON GLI È PIACIUTO PASSARE PER UNO INVADENTE, FACILE ALLA SBROCCATA...

Massimo Limiti per forzaroma.info

 

totti cassano 44

Era il 27 aprile del 2017, un mese prima dell’addio al calcio di Francesco Totti, quando Antonio Cassano diceva: “Il Pupo non deve mollare, deve decidere lui quando e come smettere. Può ancora dare tanto”. Era invece l’anno prima quando, sempre Cassano, disse:

 

“Fu Spalletti, con la società, a volermi mandare via dalla Roma”. Nelle sue dichiarazioni alla Bobo Tv Cassano ha fatto una completa retromarcia. E ha detto, soprattutto, che Totti non è eterno, che tra 20 anni sarà dimenticato, mentre nel corso del tempo aveva sempre detto, anche in questo caso, il contrario. Ma Antonio è così, la coerenza non è mai stato il suo forte e chiunque ci abbia avuto a che fare finora lo sa. Quello che in pochi (forse) sanno è perché Cassano, che nel 2018 era in prima fila con la moglie al Colosseo alla presentazione del libro di Totti, abbia così sparato a zero su Francesco.

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Dopo alcuni anni di freddezza, con il tempo Antonio e lo storico (ed eterno) capitano della Roma si erano ritrovati. Totti ha coinvolto la mamma e il cugino Nicola nella serie Amazon “Celebrity Hunted”, hanno giocato a paddle insieme, Francesco lo ha invitato all’Olimpico e a Trigoria con i figli e i rapporti sembravano perfetti. A Cassano, però, non è andato giù come è stato rappresentato nella serie tv “Speravo de morì’ prima”. E lo ha detto chiaramente: “Ne esco male. Io ringrazierò per sempre il padre e la madre di Francesco perché mi hanno trattato sempre come un figlio. Ma l’invadenza che è stata fatta passare non c’è mai stata".

 

FRANCESCO TOTTI CASSANO

Non solo: a Cassano non è piaciuta la scena in cui si mostra infuriato per la perdita di un assegno (pensava fosse stata la domestica) e non gli è piaciuto neanche “quando hanno fatto vedere che urlo e sbatto le porte. Non l’ho mai fatto”, ha detto a Striscia la Notizia che gli aveva consegnato il Tapiro. Da quel momento i rapporti tra i due si sono di nuovo raffreddati, fino alle velenose parole di lunedì sera. Parole a cui Totti non ha risposto e non si sa se lo farà. È passata una vita da quando Antonio viveva a casa sua e giocava nella Roma: delle Cassanate, forse, Francesco si è anche stufato. In ogni caso, tra vent’anni, queste sì che non se le ricorderà più nessuno.

 

 

 

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