DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Gabriele Villa per “Il Giornale”
Un Chicco d'oro. Che vince, convince e torna ad essere profeta (del golf) in patria. Francesco Molinari diventa padrone dell'Open d'Italia di golf numero 73, sul terreno amico del Golf Club Milano dopo una maratona di 72 buche e una gimkana di quattro giorni, vissuta in salita.
E con la minaccia di tsunami psicologici, tra temporali, interruzioni e riprese di gioco. «Uno stato d'animo da montagne russe», ha sintetizzato lui stesso, abbracciando il suo caddie sul green della buca 18.
Il sorriso che finalmente ha illuminato il suo viso e il cappellino scagliato a pochi centimetri dalla bandiera, dopo aver imbucato la pallina della vittoria, in un gesto liberatorio di quella tensione che rischiava di sopraffarlo proprio nelle buche conclusive del torneo, quando il suo vantaggio di quattro colpi sul suo diretto avversario, quel Danny Willet, fresco dominatore di un Major come il Masters di Augusta, si andava assottigliando sempre più. E così, giunto alla diciottesima buca davanti alla tribuna d'onore e sospinto da un tifo da stadio, mai visto su un campo da golf in Italia, Chicco, 34 anni il prossimo 8 Novembre, ha dovuto vedersela con l'avversario più temibile: i suoi nervi.
E li ha tenuti a bada egregiamente, lungo quel viaggio di pochi centimetri che ha fatto rotolare la pallina dentro la buca. Una buca dentro la quale Francesco Molinari trova un assegno di 500mila euro, frutto di un ricco montepremi (tre milioni di euro) che, dal 2017, e per le prossime undici edizioni dell'Open, diventerà di sette milioni di euro.
Una vittoria sensazionale la sua, che fa da ulteriore volano all'orbita magica in cui è appena entrato il golf italiano dopo la storica assegnazione della Ryder Cup che atterrerà a Roma nel 2022. Con uno score complessivo di 262 (65-68-64-65) Molinari ha concluso appunto davanti a Willet (66-64-67-66) per un totale di 263 colpi, mentre il terzo posto se lo dividono lo spagnolo Nacho Elvira e l'inglese Chris Paisley con l'identico score di 266.
Esattamente dieci anni fa, sul course lombardo di Tolcinasco, Francesco Molinari aveva conquistato l'Open d'Italia. Ora con lui e grazie a lui, il più importante torneo dell'European Tour ospitato dal nostro Paese torna di nuovo nelle mani di un giocatore italiano, lo stesso. «Molinari makes history with dramatic home win» hanno scelto di titolare colleghi inglesi. E in effetti qui si è fatto un altro pezzo di storia del golf.
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