florenzi zaniolo tonali

DOPO FLORENZI L’INCHIESTA POTREBBE ARRIVARE AD ALTRI CALCIATORI DELLA SERIE A – L’ESTERNO DEL MILAN HA AMMESSO L’UTILIZZO DELLE PIATTAFORME ILLEGALI PER SCOMMETTERE. A DIFFERENZA DI FAGIOLI E DI TONALI PERÒ, HA NEGATO QUALSIASI COINVOLGIMENTO NELLE PUNTATE SUL CALCIO – "LA VERITA’": "ALTRO MATERIALE CHE POTREBBE PORTARE VERSO GIOCATORI DI ROMA E INTER, MA ANCHE VERSO CHI SEMBRA AVERE SVOLTO ANCHE IL RUOLO DI “BANCO” È FINITO IN UNA CHIAVETTA USB CONSEGNATA A UNO STUDIO LEGALE A LA SPEZIA”

Da ilnapolista.it

alessandro florenzi

 

Puntale come un orologio svizzero, il caso scommesse deflagra una seconda volta in piena sosta delle nazionale. Nel turno precedenti gli inquirenti entrarono dentro Coverciano per chiedere informazioni a Zaniolo e Tonali. Da lì in poi, le scommesse illegali nel calcio italiano sono venute a galla.

 

Adesso è il turno di Florenzi. Prima della partita di fondamentale importanza per l’Italia contro la Macedonia, il calciatore rossonero (non inserito fra i convocati di Spalletti) ha ricevuto la notifica sull’iscrizione nel registro degli indagati del suo nome. Poi  ieri l’audizione alla Procura della Repubblica di Torino con la pm Pedrotta, titolare dell’indagine.

tonali alessandro florenzi

 

«Si, ho scommesso. Ma non sul calcio». Queste, grosso modo, le parole pronunciate da Florenzi in sede di audizione. Ha ammesso quindi l’utilizzo delle piattaforme illegali come i suoi colleghi italiani. A differenza di Fagioli e di Tonali però, ha negato qualsiasi coinvolgimento nelle scommesse sul calcio. 

 

(...)

 

 

La Verità fornisce ulteriori elementi sul giro di scommesse illegali che ha investito il calcio italiano:

 

 

florenzi

“Gli inquirenti restano per ora abbottonati sulla posizione del calciatore del Milan. Ma anche sugli sviluppi del l’inchiesta. L’impressione che il giro di scommesse clandestine sia più ampio e che possa coinvolgere altri giocatori, dalla Serie A a quelle minori, però, è alimentata dalla ragnatela di contatti che stanno analizzando gli investigatori della Squadra mobile. Altro materiale (che potrebbe portare verso giocatori di Roma e Inter, ma anche verso chi sembra avere svolto anche il ruolo di «banco») è finito in una chiavetta Usb allegata a un testamento e consegnata a uno studio legale a La Spezia“.