DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Carlos Passerini per il Corriere della Sera
La premessa è doverosa tanto quanto la domanda inevitabile, pertanto partiamo già dalla seconda: campionato finito? A settembre? Possibile?
Quindi la premessa, anzi le: 1) siamo solo alla terza giornata, condizione che impedisce pronunce definitive ad ogni persona assennata; 2) qualcuno, tipo il Milan, manco ha giocato tutte e tre partite; 3) esperienza insegna che le gare che precedono la classica serrata settembrina per le Nazionali sono spesso uno spot e che solo dopo s' inizia a fare sul serio. Tutto verissimo.
Eppure pronti via e la Juve è già lassù a punteggio pieno. Da sola. Per di più senza incantare e soprattutto senza Cristiano Ronaldo, a secco dopo 270 minuti. Che è poi l' altra domanda che sotto sotto ci facciamo tutti: e quando quello si sveglia che succede? C' è anche una statistica che sostiene la tesi del tutto finito: quando Madama dopo tre giri balla sola, poi vince lo scudetto. Dal 2000 a oggi è successo tutte le volte: 2002, 2005, 2006, 2017.
La discussione è ampia, le opinioni varie. Dubbi però sulla superiorità tecnica non ne ha nessuno, nemmeno un neutrale come il c.t. Roberto Mancini: «Mi sembra non sia cambiato niente, la Juve è sempre la più forte». Ancora di più, direbbero i 257 milioni investiti in estate che valgono il primato di spesa europeo.
Urbano Cairo, patron del Toro, ha toccato proprio questo argomento: «I fatturati parlano chiaro, la differenza fra loro e gli altri è abissale, non c' è partita». Ci si aspettava però onestamente una competizione più serrata. Tutte le grandi hanno invece già perso almeno una partita. Ognuna ha i suoi problemi e, di quell' anti-Juve che ha riempito i giornali d' estate, ora non c' è nemmeno l' ombra: il Milan si sta ricostruendo dopo la tremenda crisi societaria, l' Inter procede fra i soliti alti e bassi («sarà un enigma, vedrete» ci disse Arrigo Sacchi prima di iniziare), la Roma non ha ancora una precisa identità tattica, il Napoli è alle prese con gli effetti collaterali del postsarrismo.
cristiano ronaldo debutto in maglia juve
A proposito. Dopo essersi scusato per i tre gol beccati in casa della Samp, anche Aurelio De Laurentiis ha detto la sua sulla Juve: «La sua forza è la calma, da noi se CR7 non avesse ancora segnato ci sarebbe la rivoluzione». Conta tanto invece secondo Renzo Ulivieri, presidente degli allenatori, la mano di Allegri: «Vincere anche sotto tono, questa è la loro diversità». Le quote sulle scommesse dello scudetto bianconero sono crollate: secondo i bookmaker a 35 giornate dalla fine il discorso è chiuso. Chissà chi avrà ragione tra Bobo Vieri («non c' è nessuna anti-Juve»), Aldo Serena («non è finita»), Antonio Cassano («vincono a febbraio») e l' ex c.t. Ventura («c' è tempo, calma»), fatto sta che secondo qualcuno la chiave di tutto sarà la Champions.
Sentite un po' José Mourinho: «Vincono lo scudetto da sette anni, il loro obiettivo è la Champions League».
Spiega Alessandro Altobelli che è proprio in quella piega che si deve infilare la concorrenza: «Arriverà un momento in cui sarà distratta dal vero obiettivo, è allora che le altre dovranno starle addosso e piazzare il colpo vincente. Non so quando ma succederà» assicura Spillo. Con postilla: «Sempre che non si svegli Cristiano, in quel caso mettetevi il cuore in pace». Articolo di ieri del quotidiano portoghese 'A Bola: «Storicamente il suo mese più prolifico è settembre, al Real 57 gol in 9 anni».
Ci siamo. Vediamo se è davvero già tutto finito.
2. DE LAURENTIIS
Dopo la batosta di Marassi, è intervenuto il presidente De Laurentiis chiedendo scusa ai tifosi per quel che è accaduto a Genova contro la Sampdoria. Il patron azzurro parla alla radio ufficiale del club “Kiss Kiss Napoli“, dove difende il suo Napoli e Ancelotti.
AURELIO DE LAURENTIIS CARLO ANCELOTTI A CAPRI IN BARCA
Sconfitta Sampdoria: “Evitiamo processi, siamo sereni anche perché ho sempre detto che le prime partite sarebbero state di assestamento soprattutto per un allenatore che manca dall’Italia da parecchi anni e che ha tanta esperienza. Quando si cambia è come se si ricominciasse tutto da capo, io mi scuso con i tifosi per la sconfitta, so che loro vogliono sempre vincere, ma io ero stato più realista sin dall’esordio: sapevo che ci sarebbero volute almeno 7/8 partite per avere una squadra. Mi aspettavo qualche incidente di percorso.
Ancelotti è un signor allenatore, ha bisogno di conoscere i nuovi calciatori come loro hanno bisogno di conoscere lui. Si fanno sempre, ma non vanno fatti con le precedenti stagioni: noi abbiamo svoltato, dobbiamo essere lungimiranti con un allenatore che ci dovrà far crescere nel tempo. Ci vorrà pazienza, sono anni di investimento e di crescita. Ounas ad esempio sta migliorando. E’ stata un’intuizione di Giuntoli, mi disse l’anno scorso che serviva per ‘spaccare’ le partite. Sono felice per Ferrero – continua De Laurentiis – mi ha fatto molto meno male perdere con lui che con altri”.
Champions League: “Ci sono rimasto male per i sorteggi e chiederò spiegazioni alla Uefa, del resto sono a Ginevra e magari domani farò un salto a Nyon: scusatemi, ma il Liverpool non è arrivato in finale di Champions League? Che ci fa in terza fascia? Ho sempre contestato queste estrazioni, fatte per fare un po’ di teatrino in quel di Montecarlo. Che noi si debba giocare con il Liverpool in terza fascia è un’anomalia clamorosa. Però se si deve vincere, è meglio vincere contro le grandi: facciamoci queste belle partite, servono per far crescere la squadra anche perché c’è un allenatore che sa leggere le partite”.
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