
DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE…
DZEKO-FONSECA, PEGGIO DI UNA TELENOVELA – L’ATTACCANTE VOLEVA ALLENARSI CON LA SQUADRA, MA IL TECNICO HA DETTO NO. FINCHE’ EDIN NON GLI CHIEDERA’ SCUSA DAVANTI AI COMPAGNI, RESTERA’ AI MARGINI. IL BOSNIACO, AMAREGGIATO PERCHÉ NESSUNO GLI HA COMUNICATO CHE NON ERA PIÙ CAPITANO, È DIFFICILE DA PIAZZARE SU MERCATO. LA MOGLIE AMRA, PELLEGRINI E TIAGO PINTO LO STANNO PROVANDO A CONVINCERE A TENDERE LA MANO AL TECNICO...
M.Cecchini-C.Zucchelli per gazzetta.it
Breve cronaca di un lungo addio (e forse davvero tanto lungo). Non c’è sereno all’orizzonte per quanto riguarda i rapporti fra Paulo Fonseca ed Edin Dzeko, nonostante le difficoltà che il mercato pone a chi vuole cedere un calciatore di 34 anni, che guadagna 7,5 milioni e che accetterebbe di andare via solo per approdare a un top club. La Roma, comunque, al momento sceglie di tenere un profilo basso, evitando un muro contro muro che pure sembra nei fatti.
Fino a ieri Dzeko avvertiva davvero ancora dolore al flessore destro. L’ecografia fatta nei giorni scorsi aveva già escluso lesioni, ma l’attaccante sentiva ancora un po’ male, forse persino dato dal tanto stress delle ultime ore. Oggi, invece, stava meglio, tanto che arrivato a Trigoria nel primo pomeriggio, prima dell’allenamento delle 15, ha comunicato allo staff medico di sentirsi pronto per allenarsi in gruppo e provare a forzare un po’. Poco dopo gli è stato comunicato che l’allenatore preferiva farlo allenare ancora a parte. Dzeko ci è rimasto male, ma ha preso atto.
Così come ha preso atto del fatto che nessuno, ufficialmente, ha mai comunicato all’esterno che non è più lui il capitano della Roma. Dopo 114 gol con la maglia giallorossa, terzo miglior marcatore di sempre nella storia del club, al netto del rapporto con Fonseca, pensava di meritare comunque un trattamento diverso. Impressioni? Se Dzeko non chiederà ufficialmente scusa, per il momento il caso difficilmente potrà ricomporsi. Anche perché, fino al primo febbraio - quando il mercato chiuderà - tutto è ancora possibile.
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