
FLASH – È ALTAMENTE PROBABILE CHE MATTEO RICCI, CANDIDATO DEL CAMPO LARGO ALLA REGIONE MARCHE, SIA…
FAMO ‘STI STADI! L’ITALIA HA AVUTO GLI EUROPEI MA SENZA STADI PUÒ ANCHE PERDERLI - LA FIGC LO HA DETTO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI MA NESSUNO SE L'È FILATA - LA UEFA HA CONDIZIONATO L’ASSEGNAZIONE DI EURO2032, IN CONDOMINIO CON LA TURCHIA, A DUE REQUISITI: O AVERE 5 STADI CHE RISPETTANO I REQUISITI UEFA, OPPURE ALTRETTANTI PROGETTI DI RISTRUTTURAZIONE APPROVATI E FINANZIATI. AL MOMENTO L’ITALIA HA SOLO DUE STADI ARRUOLABILI (LO STADIUM DI TORINO E L’OLIMPICO DI ROMA), NE MANCANO TRE - IL CASO DEL MARADONA DI NAPOLI
Massimiliano Gallo per ilnapolista.it - Estratti
gravina stadio maradona di napoli
La questione stadio per gli appassionati di calcio è un po’ come i dibattiti sulle leggi elettorali per coloro i quali seguono la politica. Si tratta di temi imprescindibili, centrali, che interessano una ristretta cerchia di persone. Molto ristretta. Per quel che riguarda gli stadi, però, calamitano interessi di investitori. Insomma sono pochi ma contano. Il tema stadi muove grosse partite di denaro. Basti pensare a quel che sta accadendo al Manchester United che vuole rifare l’Old Trafford
(...)
Venendo a cose di casa nostra, a Napoli la questione è nota da anni. E ruota attorno all’ex stadio San Paolo oggi Maradona. Che è un impianto tanto nobile quanto vetusto. Anche obsoleto. Si sono sprecate miliardi di parole su un rinnovato “Maradona”.
Poco è accaduto, tranne un maquillage con i soldi delle Universiadi (si sono rifatti i bagni che per le condizioni date è stato un gran lusso: prima si faceva pipì faccia al muro). Il Maradona è uno stadio senza parcheggi (sei costretto a parcheggiare in divieto di sosta e durante i match ti portano anche via auto e moto).
Ha ancora la pista di atletica. Nelle partite serali, tornare a casa con i mezzi pubblici è un’illusione. È improponibile qualsiasi paragone con gli stadi europei, lo sappiamo. Potremmo fare mille esempi: i due di Madrid (sia Real che Atletico), hanno la metro di fatto sotto l’impianto. Ci fermiamo qui perché qualsiasi confronto sarebbe impietoso.
Adesso, con l’approssimarsi di un altro evento – gli Europei del 2032 –, la questione si ripropone. Ma con una novità sostanziale. Il Calcio Napoli ha dichiarato di non essere più interessato allo stadio di Fuorigrotta. Vorrebbe costruirsene uno suo. Dalle parti di Poggioreale (zona Caramanico).
Va da sé che lo stadio è legato al Calcio Napoli. È di proprietà del Comune ma senza il Napoli sarebbe una cattedrale nel deserto. La proprietà è del Comune ma il flusso di persone e quindi di denaro e interessi lo muove il Napoli. È persino banale ricordarlo.
Lo scorso 4 luglio, passata quasi inosservata, si è tenuta un’audizione alla commissione Cultura della Camera dei Deputati. Vi ha partecipato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi (in quanto commissario per l’America’s Cup) e anche Giancarlo Viglione responsabile dell’ufficio legislativo della Figc, braccio destro di Gravina. Viglione ha parlato degli Europei 2032. E ha detto chiaro e tondo che, sì, gli Europei sono stati assegnati all’Italia in condominio con la Turchia.
Ma che la Uefa ha condizionato questa assegnazione a due requisiti di cui – parole sue – «l’Italia deve essere in possesso entro ottobre 2026: o avere cinque stadi che rispettano i requisiti Uefa, oppure altrettanti progetti di ristrutturazione totalmente approvati e finanziati. Per poi iniziare i lavori entro marzo 2027 e finirli entro giugno 2031». E ha aggiunto: «Al momento in Italia c’è solo uno stadio in possesso di quei requisiti ed è lo stadio di Torino (lo stadio della Juventus) e c’è quello di Roma che potrebbe esserlo con interventi non particolarmente importanti».
Quindi, al momento l’Italia ha diciamo due stadi arruolabili. Ne mancano tre. Viglione ha chiesto l’introduzione del commissario straordinario anche per gli Europei del 2032 e ha ricordato che l’assegnazione potrebbe anche essere revocata. Aggiungiamo che non sarebbe la prima volta. E ricordiamo che sia lo Stadium di Torino sia l’Olimpico di Roma non brillano certo per collegamenti dei trasporti. Questo per dire quanto sia arretrata l’Italia.
Venti giorni dopo questa audizione (del 4 luglio), è cominciato il tour di Uefa e Figc tra le sedi papabili. Sono venuti anche a Napoli. Dove hanno ascoltato il progetto del Comune, così come hanno recepito che il Calcio Napoli non è interessato allo stadio di Fuorigrotta. Non c’è stato alcun ok. Non era un esame. I dirigenti Uefa e Figc hanno ascoltato. Lo hanno fatto a Napoli come a Bari, e altrove. Viglione è stato chiaro. Un progetto va approvato e finanziato, altrimenti è carta straccia. Quindi non c’era alcun gradimento da dare. È stata una visita conoscitiva, diplomatica.
Il punto – non di facile soluzione – è che ad oggi il Maradona interessa al Comune e non al Napoli. Ergo, dovrebbe essere approvato e finanziato un progetto per uno stadio di fatto fantasma. Senza un accordo tra Comune e club, ci pare impossibile.
stadio maradona
napoli festa scudetto stadio maradona
Giancarlo Viglione
FLASH – È ALTAMENTE PROBABILE CHE MATTEO RICCI, CANDIDATO DEL CAMPO LARGO ALLA REGIONE MARCHE, SIA…
DAGOREPORT – A PARIGI SI VOCIFERA CHE MACRON SIA UN PO' INCAZZATO CON JOHN ELKANN PER LA SUA…
DAGOREPORT - COME MAI IL SEMPRE LOQUACE EMMANUEL MACRON TACE DI FRONTE ALL’UMILIAZIONE EUROPEA CON…
DAGOREPORT - DOPO TRE ANNI DI FANFARE E BACI, UNA MELONI IN COSÌ TOTALE DIFFICOLTÀ NON S'ERA MAI…
DAGOREPORT - SIAMO DAVVERO SICURI CHE L’UNICA GRANDE COLPEVOLE DELLA ''DOCCIA SCOZZESE'' EUROPEA,…
DAGOREPORT - “AGRIGENTO CAPITALE DELLA CULTURA 2025” DOVEVA ESSERE PER IL MINISTERO GIULI-VO UN…