VIDEO-FLASH! - L’ARRIVO DI CECILIA SALA NELLA SUA CASA A ROMA. IN AUTO INSIEME AL COMPAGNO, DANIELE…
Stefano Agresti per il "Corriere della Sera"
Quello che guadagna meno ha appena compiuto 21 anni e porta a casa 8 milioni a stagione: Haaland. Quelli che hanno vinto di più hanno già un posto tra le leggende: Messi e Ronaldo, sei Palloni d'oro contro cinque. Poi c'è chi è considerato il loro erede naturale, Mbappé; chi ha provato a insidiare il trono dei giganti ma è stato presto messo in un angolo, Griezmann; chi in Italia era un dominatore e nel club più ricco del mondo, il Psg, si è smarrito, Icardi.
Cosa li accomuna, oltre al pallone, alla fama, a ingaggi giganteschi? L'infelicità. O forse - per non esagerare - l'insoddisfazione. Ricchi, calciatori e insoddisfatti: si può? Certo che si può, perché quando ti abitui a stare al vertice ogni intoppo sulla strada della gloria diventa impossibile da sopportare, né basta il denaro a cancellare le inquietudini. E i campioni di cui parliamo, tutti attaccanti, in queste settimane non vivono il momento più sereno della loro carriera. Anzi. Il ritorno di Ronaldo a Torino è atteso tra domenica e lunedì. La Juve lo aspetta con malcelata ansia: comunicherà se rimane oppure se ha in mente di salutare la compagnia.
Da questo dipendono il mercato dei bianconeri e un po' tutto il futuro prossimo della squadra di Allegri. C'è una Juve con Cristiano (acquisti complicati per motivi di bilancio, collocazione tattica di CR7 non proprio agevole) e c'è una Juve senza di lui (nuove risorse economiche per i rinforzi, caccia immediata a un centravanti). La sensazione è che Ronaldo preferisca andarsene, ma anche che ci sia un solo club in grado di prenderlo: il Psg. E qui la storia del portoghese si intreccia con le vicende di altri due insoddisfatti eccellenti: Mbappé e Icardi.
Il contratto di Mbappé scade nel 2022, il francese non rinnova perché vuole il Real, lo sceicco non intende cederlo anche se rischia di perderlo a zero tra dodici mesi (non a caso lo ha fatto immortalare con la nuova maglia da trasferta dei parigini). Firma, rimane senza contratto, parte: uno, ics o due, come finirà?
Se Kylian va via, può scattare un giro che restituisce il sorriso a tutti: lui vola entusiasta da Ancelotti, Ronaldo sbarca in Francia, Icardi fugge dalla prigione dorata di Parigi e arriva alla Juve, meta prediletta già dai tempi della lite con l'Inter. È imbarazzante la situazione di Messi, un numero uno arrivato al 22° giorno senza contratto. Per rimanere al Barcellona ha accettato un taglio drastico all'ingaggio, quasi doveroso in tempi di crisi economica globale (ma quella del club catalano non è dovuta solo alla pandemia): da 50 a 20 milioni l'anno. Eppure ancora non ci sono i margini affinché quello stipendio entri nei parametri sul monte ingaggi fissati dalla Liga.
Per rendere possibile l'operazione, deve partire qualche altra strapagata stella. Come Griezmann, uno che con Leo non è mai andato d'accordo: si sta trattando uno scambio con l'Atletico, dal quale arriverebbe Saul (ma il francese guadagna 15 milioni, troppo). In questo bailamme, anche Haaland si scopre insoddisfatto del Borussia. Per farlo capire, è arrivato in ritardo al raduno. Il Chelsea offre 140 milioni per averlo subito, Raiola chiede ai Blues 30 milioni l'anno per il suo assistito (più lauta commissione), i tedeschi resistono. Per ora. Ma fino a quando terranno duro, visto che tra un anno il norvegese può andarsene pagando i 75 milioni della clausola rescissoria?
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