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Franco Zantonelli per "La Repubblica.it"
Il 2014 rischia di iniziare nel peggiore dei modi per il presidente della Fifa, Sepp Blatter. Il 23 gennaio, infatti, all'organizzazione che guida il calcio mondiale verrà , molto verosimilmente, attribuito il "Public Eye Awards", noto anche come "Oscar della Vergogna". Creato da Greenpeace e dalla Ong svizzera, Dichiarazione di Berna, questo per nulla ambito riconoscimento inserisce, in una "Hall of shame", quindi in una galleria della vergogna, le aziende che si sono particolarmente distinte, nel provocare danni all'ambiente e alle persone.
Attualmente la Fifa, stando ad una classifica provvisoria, che poi dovrà essere o meno confermata dal gradimento degli internauti, si trova in testa alla classifica dei "cattivi", davanti alla multinazionale anglo-svizzera, Glencore Xstrata, specializzata nel commercio di materie prime, e a un altro colosso elvetico, Syngenta, che opera nel campo dei prodotti chimici, in particolare quelli destinati all'agricoltura. Seguono, poi, la russa Gazprom, il colosso bancario britannico, Hsbc, oltre alla Marine Harwest, una grande azienda norvegese che alleva salmoni.
Ma cosa c'entra la Fifa, che dovrebbe produrre divertimento, attraverso il gioco più bello del mondo, con gruppi accusati da sempre di non andare troppo per il sottile, nel nome del profitto? "Nell'organizzazione dei mondiali brasiliani - puntano il dito accusatore Greenpeace e la Dichiarazione di Berna - la Fifa si è resa complice della devastazione ambientale, prodottasi nelle 12 città in cui si svolgerà la competizione, contribuendo a creare centinaia di migliaia di poveri e di sfollati". "Ha ripetutamente violato i diritti dell'uomo e ha denotato un'assoluta mancanza di senso della responsabilità ", rincarano le due associazione.
Tanto basta per trovarle un posto di riguardo nella "Hall of Shame", in compagnia della Shell, "Oscar della vergogna" 2013. La Fifa lo riceverà , verosimilmente, il 23 gennaio, dal direttore generale di Greenpeace International, Kumi Naidoo. Per Blatter sarà , sicuramente, un giorno da dimenticare. Niente a che vedere, insomma, con i fasti del Pallone d'oro, che avrà riunito qualche settimana prima, a Zurigo, i ricchi e famosi del mondo del calcio.
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