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FONSECA, UN UOMO SOLO ALLO SBANDO – LA SCONFITTA DEL MILAN CONTRO L’ATALANTA CERTIFICA LA CRISI DEI ROSSONERI – OLTRE AGLI SCARSI RISULTATI (4 SCONFITTE SU 14 PARTITE, UNA VITTORIA CONTRO LE PRIME 6 E SETTIMO POSTO IN CLASSIFICA), PESANO I MALUMORI DELLO SPOGLIATOIO E DELLA DIRIGENZA NEI CONFRONTI DELL’ALLENATORE - IL TECNICO È L’UNICO AD ANCORA CREDERE ALLO SCUDETTO, LA SUA SFURIATA CONTRO GLI ARBITRI DOPO LA PARTITA CONTRO LA "DEA" È STATA SMINUITA DAI GIOCATORI E...

https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/milan/2024/12/08/news/fonseca_arbitro_accuse_atalanta_milan-423844951/

Estratto dell’articolo di Enrico Currò per “la Repubblica”

 

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Tra una caduta sul campo e una clamorosa novità societaria la crisi del Milan, […] è scritta dalla sua classifica ai confini della zona Conference League: 4 sconfitte su 14 partite e l’unica vittoria del derby nei duelli con le prime 6. Fonseca è stato lasciato solo, a parlare ancora di scudetto. A Bergamo ha accusato l’arbitro La Penna di essere prevenuto e ha contestato il gol dell’ex De Ketelaere per una spinta a Theo Hernandez.

 

Il Milan ha chiesto un parere ufficiale all’Associazione arbitri, che però, attraverso il suo referente, ha ribadito la regolarità dello stacco del belga. Prima ancora, ammettendo i meriti dell’Atalanta e rifiutando gli alibi arbitrali, Morata e Reijnders avevano sconfessato il loro allenatore.

 

[…] Fonseca non trova nella controversa dirigenza attuale chi si esponga per difenderlo. Mercoledì con la Stella Rossa la qualificazione ai play-off della Champions non può essere fallita, ora che l’altro traguardo minimo prefissato, un posto nella prossima edizione, si è trasformato in corsa a handicap. Per il Milan americano la mancata partecipazione, dopo due attivi di bilancio, segnerebbe il rosso e renderebbe necessaria una cessione illustre.

 

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Hernandez è un affare da 30 milioni di euro per lo United e non solo, se il capitano non rinnova il contratto in scadenza nel 2026. Si è fatta ormai debole, anche per il dissidio con Ibrahimovic, la posizione del ds D’Ottavio. Ma le indiscrezioni più clamorose sul futuro arrivano da New York.

 

L’era di Gerry Cardinale, da agosto 2022 azionista di controllo con la sua Red Bird, potrebbe chiudersi in anticipo anche rispetto alla scadenza dell’agosto 2025: la chiave della vicenda è la restituzione al fondo Elliott di 693 milioni di euro di prestito (da 560 milioni sono già saliti a 653 per gli interessi), ottenuto proprio dal fondo della famiglia Singer per acquisire il controllo della società.

 

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I portavoce di RedBird, interpellati da Repubblica, smentiscono che il manager statunitense dell’entertainment abbia affrontato il tema della sua uscita con l’ad rossonero Furlani. Ma filtra dagli Usa l’ipotesi addio di Cardinale a febbraio 2025: per recuperare, senza plusvalenze, i 150 milioni investiti nel Milan attraverso il fondo RB FC Fund IV. Il prestito di Elliott si trasformerebbe in patrimonio netto: in pratica i Singer si riprenderebbero la maggioranza (con 843 milioni sugli 1,2 miliardi dell’operazione 2022), lasciando inizialmente a Cardinale il controllo del 30% delle quote. […]

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