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Francesco Persili per Dagospia
Il vento si porta via anche le stelle del Foro. Campi spazzati da raffiche impetuose, un turbinio di terra e nuvole rosse col pubblico romano che, alla fine, si stropiccia gli occhi e saluta i suoi beniamini: Federer, mai vittorioso agli Internazionali, esce per mano di Chardy (1-6, 6-3, 7-6) mentre la stellina del tennis azzurro, Camila Giorgi, avanti di un set e due game, cede di schianto contro l'americana McHale (1-6, 6-3, 6-1)
La sorpresa più grande arriva dal Centrale dove lo svizzero, numero 4 del ranking, vince a spasso il primo set e poi crolla contro il francese, 47 del mondo, rigenerato dalla cura Mouratoglu. Federer è alla prima uscita ufficiale dopo la nascita dei gemelli, e si vede. Una lunga teoria di errori gratuiti e una condizione atletica a dir poco approssimativa zavorrano la prestazione dell'ex Re Roger che sparisce dal match per lunghi tratti e trova un sussulto solo dopo che il francese si issa sul 5-3 nel terzo.
Nel tie-break lo svizzero avrebbe anche un match-point ma il fatto che non sia la sua giornata lo si capisce da come lo annulla Chardy, che passa Federer a rete con un diritto in corsa e, poi, va a prendersi la partita. «Sono frustrato, non ho giocato come volevo», si rammarica il vincitore di 17 Slam che riconosce i meriti di Chardy, «dotato di un grandissimo servizio», salvo poi prendersela col vento che ha condizionato i suoi colpi.
Galeotto è stato il doppio di ieri sera con la Knapp, invece, per la Giorgi rimontata dalla McHale: «Non volevo giocare quella partita, il doppio è un altro sport e io voglio stare da sola in campo». Un'occasione persa per la biondina di Macerata che aveva anche un tabellone agevole fino ai quarti. Il suo tennis sbarazzino, tutto all'attacco, diverte il pubblico conquistato dal ritmo, dalle accelerazioni e dal completino sexy di Baby Face che si muove svelta con i piedi e poi la spara. Pum, all'incrocio delle righe. Avanti di un set, e in vantaggio di due game nel secondo, si spegne la luce.
«Ho iniziato a commettere errori e sono uscita dalla partita», spiega Camila.Pesano i sette doppi falli e i sette errori di fila tra il secondo e il terzo game dell'ultimo e decisivo set mentre il papà -coach capellone a bordo campo si dimena nel solito spettacolo a favore di telecamera che prevede anche la lite post-gara con un giornalista. Criticata per la conduzione di gara âzemaniana', Camila ribatte difendendo i principi del suo gioco che la porta a cercare il punto e a rischiare non ad allungare lo scambio.
A salvare l'onore delle Sorelle d'Italia ci hanno pensato la Schiavone e la Errani. La Leonessa milanese, dopo una battaglia sul limite delle 3 ore, manda fuori la spagnola Muguruza e si regala agli ottavi la Radwanska, numero 3 del mondo. Menzione speciale per Sarita Errani che ha infiammato il âPietrangeli' surclassando la russa Makarova (6-2, 6-3). No, neanche il vento è riuscito a fermarla.
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