
DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO…
CONTE È UNO BRAVO... A CAMBIARE OPINIONE - IL TECNICO NERAZZURRO HA STRAVINTO IL DERBY COL MILAN RIMANGIANDOSI LE SUE SCELTE: FUORI IL BOLLITO VIDAL E DENTRO ERIKSEN, SCHIFATO FINO A POCO FA - DECISIVA ANCHE LA SVOLTA A SINISTRA CON PERISIC, TUTTOCAMPISTA CHE AVEVA TRASCINATO LA CROAZIA IN FINALE AL MONDIALE 2018 - "ANDONIO" DEVE AVER CAPITO CHE LE SUE CAZZATE LO STAVANO PORTANDO IN UN VICOLO CIECO...
Gigi Garanzini per “La Stampa”
La partita perfetta, nel momento perfetto. Quando fai fatica a scegliere il migliore in campo significa che oltre era difficile andare. Probabilmente Lautaro, ben al di là dei gol. Ma vogliamo parlare di Lukaku? Del moto perpetuo di Barella ma anche di Perisic? Della doppia regia di Brozovic ed Eriksen, dei tre consecutivi miracoli di Handanovic sull'uno a zero? Siamo a sette, ma anche gli altri quattro sono stati praticamente inappuntabili. E allora tanto vale semplificare e insieme riassumere: questo è stato il derby di Antonio Conte.
Certo, rispetto a Pioli lo ha potuto preparare al meglio perché le Coppe non lo riguardano: differenza non da poco, e tutt'altro che lusinghiera. Ma nel momento chiave del campionato ha mandato in campo la migliore Inter possibile: a costo di ritornare sui suoi passi, di rimangiarsi scelte e bocciature che erano suonate definitive. Non è un segreto che Perisic non fosse il suo genere: tantomeno Eriksen, per temperamento prima ancora che per caratteristiche.
Al primo ha preferito Young, poi Darmian: al secondo praticamente chiunque, a cominciare dall'adorato Vidal. Ma una volta accettato, anzi subìto, che il mercato era bloccato e soprattutto che Vidal non era più quello che ricordava, ha provato a farseli andar bene. Il risultato è lì da vedere.
Con Eriksen al posto di Vidal c'è un guastatore in meno ma un costruttore in più, in grado di affiancare Brozovic nei compiti di regia oltre che di illuminare in rifinitura. Con Perisic davanti a Bastoni c'è un tuttocampista di sinistra che non si ferma mai, e oltre a creare problemi in area altrui ne risolve nella propria: giusto quello che meno di tre anni fa fu una pedina chiave per il secondo posto mondiale della Croazia.
Chi più chi meno, tutti i bravi allenatori sono dogmatici. I più bravi sono quelli che nel momento del bisogno sanno diventare duttili. Se poi davanti hanno Lautaro e Lukaku, l'è dulza l'üga. Tradotto dal milanese, è dolce l'uva.
eriksen
perisic in azione
tentativo di rovesciata di perisic
perisic contro il milan
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