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1 - MONDIALI; 4-2 A NUOVA ZELANDA, MESSICO QUALIFICATO
(ANSA) - Il Messico è la 31/a squadra qualificata ai Mondiali brasiliani 2014. La squadra di Miguel Herrera ha battuto in trasferta la Nuova Zelanda per 4-2, nello spareggio di ritorno, bissando il successo in casa dell'andata (5-1). I gol: tripletta di Peralta e Pena per il Messico, James e Fallon per i neozelandesi.
2 - SVEZIA-PORTOGALLO 2-3: TRIPLETTA DI RONALDO CHE VA IN BRASILE, IBRA INUTILE DOPPIETTA
Adriano Seu per Gazzetta dello Sport
Ronaldo al Mondiale, Ibrahimovic a casa. Questo il verdetto dello spareggio tra Svezia e Portogallo dopo il doppio confronto tra Lisbona e Solna, conclusosi con un'emozionante successo portoghese per 3-2. Protagonista assoluto, così come all'andata, Cristiano Ronaldo, autore di una tripletta che gli consente di raggiungere Pauleta in cima alla classifica dei goleador storici della nazionale.
Amaro in bocca invece per Ibrahimovic, che illude la Svezia ribaltando momentaneamente il risultato a venti minuti dalla fine, prima del micidiale uno-due del fuoriclasse portoghese che chiude i giochi. Il colosso di Malmo manca così la qualificazione ai Mondiali per la seconda volta consecutiva, rischiando seriamente di non parteciparvi più. Difficile infatti vederlo in Russia nel 2018, quando avrà compiuto 37 anni.
CONTROLLO PORTOGHESE - Hugo Almeida sostituisce a sorpresa Postiga, ma non cambia nulla nello scacchiere tattico di Bento rispetto a Lisbona. Stesso atteggiamento tattico dell'andata anche per la Svezia, con Ibrahimovic unica punta ed Elmander ad agire alle sue spalle. Ciò che cambia rispetto a una settimana fa è l'atteggiamento di Ibra e compagni, che cercano d'imporre il ritmo in avvio grazie alla forte pressione a centrocampo e alla spinta sulle corsie esterne.
Diverso anche Ibrahimovic: chiama palla, arretra per dare il via all'azione e si muove costantemente su tutto il fronte offensivo. Ma le migliori azioni da rete sono del Portogallo, che esce fuori alla distanza. Soprattutto dopo la mezz'ora, quando sale in cattedra Ronaldo, protagonista nel giro di cinque minuti di un colpo di testa leggermente fuori misura, un sinistro dal limite che impegna in tuffo Isaksson e una volée di destro da centro area di poco alta sulla traversa. La risposta svedese è tutta in un rasoterra centrale di Kallstrom (41') e una girata di Ibrahimovic, che spara alle stelle da posizione ravvicinata.
IBRA REAGISCE, CR7 - La Svezia è viva e prova ad alzare il baricentro nella ripresa, che si apre con una clamorosa occasione, ma Larsson è poco reattivo sulla palla d'oro servitagli da Ibra. Sul rovesciamento di fronte, poi, il più classico dei contropiede, con Cristiano Ronaldo che supera Isaksson di sinistro. Ma la Svezia non si abbatte e riesce incredibilmente a capovolgere il risultato grazie a Ibrahimovic, che infiamma la Friends Arena con una splendida doppietta tra il 68' e il 71', prima con un colpo di testa su calcio d'angolo, quindi con una fucilata di destro direttamente su calcio di punizione.
Mentre il pubblico svedese accarezza l'impresa, però, compare nuovamente Ronaldo, che evidentemente non ci sta a farsi rubare la scena da Ibra e risponde con un micidiale uno-due tra il 74' e il 78', mettendo la parola fine al discorso qualificazione con un sinistro incrociato e, subito dopo, con un destro sotto la traversa dopo aver saltato Isaksson in dribbling. Ibra si arrende con onore, mentre Ronaldo, con i quattro gol messi a segno tra andata e ritorno, si è abbondantemente guadagnato il pass per il Brasile.
3 - MONDIALI: FRANCIA BATTE UCRAINA 3-0, Ã L'IMPRESA CHE VALE IL BRASILE
Alessandro Grandesso per Gazzetta dello Sport
Delirio Francia, c'è un posto anche per i Bleus in Brasile. Risultato miracoloso per una squadra che tutta una nazione dava per morta e che invece è risorta con orgoglio. Inebriando uno Stade de France in delirio ai gol di Sakho e Benzema, all'autogol di Guslev che creano il precedente: nessuna nazionale si era qualificata agli spareggi dopo aver perso 2-0 all'andata.
ERRORI ARBITRALI - Lo fa la Francia azzannando l'Ucraina fin dai primi minuti e mandando in tilt una retroguardia ospite amputata dagli squalificati Kucher e Fedetskiy. E lo fa sfruttando un 4-3-3 che esalta le doti di Pogba e la fantasia di Valbuena che orchestrano tutte le manovre con gli interventi puntuali del solista Ribery. Così viene il primo gol al 22', con Sakho bravo a raccogliere sotto porta il tiro respinto sulla linea da Pyatov sulla conclusione dell'esterno del Bayern. Pogba lavora a tutto campo e logicamente influisce anche sul raddoppio. Gol macchiato da un fuorigioco di Benzema, sulla deviazione di Valbuena. Ma poco prima l'arbitro gliene aveva annullato uno regolare. Bene così, anche perché l'Ucraina è irriconoscibile rispetto alla gara tosta e pragmatica di venerdì.
DEDICA POGB A - Che sia la notte giusta per entrare nella storia lo si intuisce al 2' della ripresa quando Khacheridi si fa espellere e lascia campo libero a una Francia che a ondate va a schiantarsi sulla porta di Pyatov. Il tris quindi è inevitabile al 27', quando Pogba appoggia di esterno per un nuovo cross che obbliga Gusev all'anticipo suicida su Sakho. E gode in tribuna anche Hollande pregustandosi il possibile recupero nei sondaggi in un paese depresso dalla crisi che può sognare con il Mondiale. Grazie a una nazionale che trova l'atto fondatrice con una vittoria insperata. La dedica di Pogba a fine gara, urlata nel microfono dello speaker, è per il tutto il paese unito che può specchiarsi su una squadra stavolta vincente e bella.
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