DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL…
Matteo Pinci per “la Repubblica”
La risata con cui ha mostrato alla sala stampa il foglietto che si era appuntato, è durata poco. "Zaniolo, seconda domanda": sapeva José Mourinho che gli avrebbero chiesto di Nicolò, e lo aveva scritto. Ciò che non dice, José, è cosa sia successo fra loro. In due settimane, Zaniolo ha vissuto i primi fischi dell'Olimpico contro il Vitesse, l'esclusione dal derby e poi dai Mondiali vivendo dalla tribuna di Palermo la sconfitta con la Macedonia. Ma prima che partisse, qualcosa si era rotto con il portoghese. E la settimana in Nazionale non ha anestetizzato il fastidio latente, e reciproco.
Ieri Mourinho parlando di Zaniolo è stato caustico: «Nicolò è tornato dalla Nazionale giovedì con un problema ai flessori e non si è allenato: lui dice che non è disponibile e non c'è storia. Se volete sapere altro chiamate il suo entourage, sperando che vi dicano la verità». La frase di Mourinho è un dardo al cianuro, ma quale sia «la verità» che dovrebbero dire non lo dice. E l'allusione è acuita da quel «lui è il primo a dire che non è disponibile».
Ora, la voce di Trigoria vorrebbe Nicolò utile già per la partita contro il Bodo/Glimt, giovedì in Norvegia. Eppure proprio a Bodo, a novembre, Nicolò fu risparmiato perché il campo sintetico della squadra norvegese poteva rappresentare un problema, per le sue ginocchia operate. Il campo è sempre in sintetico, sulla carta nulla è cambiato. Perché adesso dovrebbe poter giocare? Che ci sia questo all'origine del reciproco fastidio?
Certo, e la radice è nel sabato prima del derby, quando Mourinho decide che Zaniolo non lo giocherà. Non entra nemmeno, ma il campo dà ragione allo Special: la Roma vince, Nicolò festeggia, dentro probabilmente brucia. Quel giorno, inizia la fine di un rapporto arrivato ora al gelo assoluto. Il 1° dicembre, dopo la sconfitta a Bologna, José lo difese pubblicamente: «Fossi in lui andrei via dall'Italia, qui non è tutelato dagli arbitri».
Oggi quell'invito ad andarsene suona terribilmente sinistro. Ma è l'Italia la soluzione più probabile. La Roma ha interrotto ogni dialogo sul rinnovo del contratto, in scadenza 2023. La Juventus, interessata a prenderlo già nella finestra invernale, ci riproverà in estate: la richiesta romanista di 70 milioni sarà fisiologicamente rivista al ribasso, visto che Zaniolo si troverà a 12 mesi dalla scadenza.
gol di zaniolo annulato dal var 4
Chiedersi cosa sarà di lui però è una domanda del respiro fin troppo largo. Il futuro di Zaniolo è il mese e mezzo che manca alla fine della stagione. Che il domani possa essere ancora a Roma però è una speranza che persino i suoi tifosi faticano a considerare.
roma atalanta abraham zaniolozanioloSCRITTE CONTRO ZANIOLOzanioloroma atalanta abraham zaniolozaniolo fotografato da simone cecchetti
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