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“ERAVAMO COSÌ FORTI CHE PENSAVAMO DI ESSERE ANCHE GRANDI CANTANTI…” – GALLIANI RACCONTA IL GRANDE MILAN A #CASASKYSPORT E COSTACURTA IRONIZZA SUL FILMATO IN CUI L’EX AD ROSSONERO DUETTA CON LAURA PAUSINI SULLE NOTE DI “SAPORE DI SALE” (VIDEO) – LE MEMORIE DI ADRIANO: “POTEVO PRENDERE CR7, DEL PIERO E IBRA A 19 ANNI MA…” - SUL MONZA: “VORREMMO FESTEGGIARE LA A IL 1° LUGLIO 2021, VIRUS PERMETTENDO” – "SARR? E' STATO A UN PASSO DAL MILAN"- VIDEO

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Francesco Persili per Dagospia

 

GALLIANI PAUSINI 5

Certi amori non finiscono. “Il 13 aprile di tre anni fa abbiamo venduto il Milan. Oggi ho un po’ di lucciconi…”. Adriano Galliani, oggi senatore di Forza Italia e ad del Monza, a #CasaSkySport ripercorre l’epopea rossonera e parla della sua nuova avventura con il club brianzolo.

 

“Prima del virus ero convinto che il 1° luglio 2021 il Monza potesse festeggiare l’approdo in Serie A, è l'unica squadra lombarda a non esserci riuscita. Continuiamo ad avere questa speranza, virus permettendo. I campionati? Mi auguro che possano finire, tutti i verdetti siano decisi sul campo. Il Milan? Trovo inelegante e inutile spiegare a chi è subentrato cosa deve fare. La nuova proprietà deve decidere senza ascoltare i miei consigli. Romanticamente sono legato a tutti i grandi calciatori che abbiamo avuto al Milan. Abbiamo avuto otto Palloni d'Oro. Quando acquistammo il club partimmo da una ossatura ottima, la difesa con Tassotti, Baresi, Galli, Costacurta, Maldini. Poi sono arrivati anche gli olandesi. Quindi Kakà, che ho provato a portare al Monza. Ma anche Sheva. Ronaldinho e Weah, Donadoni, Savicevic, Boban, Desailly... Potrei citare tutte le formazioni del Milan a memoria".

GALLIANI PAUSINI ANCELOTTI

 

I giorni del Condor. Erano le ultime ore di mercato quelle in cui Galliani tirava fuori il meglio. “Ho iniziato nell’autunno del ’75. Ho capito che i prezzi sono altissimi all’inizio e poi scendono. Il mio maestro è stato Silvio Berlusconi. Molto di quello che sono lo devo a lui…”.

 

Nella lista degli acquisti mancati l’ex ad rossonero inserisce Carlitos Tevez e Roberto Baggio, che poi sarebbe arrivato 5 anni dopo. "Totti? Lo corteggiammo ma voleva rimanere a Roma. Per Del Piero, invece, l’allora ds del Padova Aggradi ci chiese 5 miliardi non me la sentii. E così anche per Cristiano Ronaldo: lo Sporting chiese 16-17 miliardi per un ragazzino di sedici anni... Ricordo che Braida spingeva e io ero preoccupato perché era una cifra mostruosa".

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Costacurta ricorda di aver segnalato dopo un’amichevole anche un certo Ibra, allora 19enne: “Era fortissimo ma pensavamo che facesse pochi gol – spiega Galliani - Ancora non sapeva calciare. Su questo migliorò grazie al lavoro di Capello e Italo Galbiati. Nell'estate del 2006 avevamo concluso il suo acquisto, la Juventus lo vendeva. Poi anche il Milan fu coinvolto in Calciopoli e finì all’Inter. Arrivò da noi nel 2010. Nell'estate 2012 abbiamo dovuto cederlo, lui non mi ha parlato per oltre un anno. Ibra al Monza? Ne ho parlato con lui ma con la vicenda coronavirus è impensabilissimo”.

 

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L’intervento al telefono di Capello offre l’assist a Galliani per ribadire che lui, Sacchi e Ancelotti sono stati i “tre tecnici che hanno fatto la grande storia del Milan”. “Quando sono tornato dal Real ho trovato una squadra che non mi soddisfaceva”, l’appunto di Don Fabio. “Quella stagione è andata così. Ma le sconfitte ormai non me le ricordo più…”. Tra i tecnici che potevano sposarsi con la filosofia berlusconiana di vincere attraverso il bel gioco ci sono Sarri e Guardiola: "L'attuale tecnico della Juve è stato a un passo dal Milan", rivela Galliani. "Guardiola invece lo chiamai due volte nel suo anno sabbatico. Ci ho provato ma non è mai stato vicino a noi..."

 

capello galliani

Spazio poi alla musica, altra grande passione di Galliani. Da “Amici mai” di Antonello Venditti a “I migliori anni della nostra vita” fino a “Se mi lasci, non vale”, utilizzata per convincere Gattuso a non lasciare il Milan, Galliani ripercorre la colonna sonora dei trionfi e racconta anche di un video inviato a Costacurta risalente ad agosto 2003 dopo la vittoria della Supercoppa europea a Montecarlo: “C’era Laura Pausini e ci siamo uniti anche io e Billy”. Nelle immagini si può apprezzare Ancelotti scatenato sulle note di “Non c’è” e Galliani che accenna “Sapore di sale”. Costacurta: “Eravamo così forti e invincibili che pensavamo di essere anche grandi cantanti…”

 

GALLIANI CENA DI NATALE DEL MONZAgalliani

 

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