DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER…
In Germania stanno cercando di affrontare, con la solita sobrietà, il lutto del Bayern eliminato dal Villarreal. La Süddeutsche Zeitung richiama un altro “dolore”, lo 0-3 del Monaco in casa del Lione nel marzo 2001, e il discorso di mezzanotte di Franz Beckenbauer. Il senso, attualizzato, è sempre quello: un ko contro il Barça o lo United si può accettare, puoi conviverci, ma fuori per mano del Lione, e in questo caso del Villarreal, è un imbarazzo, un’assurdità, la rottura di tabù.
“Il Villarreal è sicuramente una buona squadra, ma non è il Real Madrid o il Manchester City. La conclusione logica: questo fallimento è un imbarazzo, un’assurdità, una violazione di un tabù”. Ci risiamo, insomma.
Il punto, scrive la Süddeutsche, è che nessun altro club in Germania, sarebbe offeso per essere stato eliminato da una squadra davvero intelligente come il Villarreal ai quarti di finale di Champions League”. “Ora Kahn (il Ceo, ndr) deve trattare l’orgoglio offeso del popolo bavarese e spiegare come intende conciliare pretese e realtà. Non gli basterà parlare con i suoi consiglieri e pubblicare un piano in dieci punti dopo tre mesi: deve dire ora e pubblicamente cosa non va e perché”.
Insomma, l’eliminazione a Monaco fa malissimo. “Il Bayern mantiene un budget annuale di circa 340 milioni di euro per la sua squadra, il Villarreal spende circa 125 milioni a stagione. Da un punto di vista sportivo-romantico, il successo degli spagnoli quasi modestamente equipaggiati è una bella storia”.
Anche la Faz è già passata alla fase d’analisi. I tedeschi sono così: pragmatici. “Il Villarreal, club di una piccola città senza grandi stelle, nonostante la notorietà acquisita nella competizione era considerato un outsider”.
“Più si avvicinava la fase decisiva della stagione, più le prestazioni diventavano incoerenti. Può avere qualcosa a che fare con i tanti infortuni”. “Ma forse alcune situazioni contrattuali irrisolte come Lewandowski o Müller hanno distratto dall’essenziale. Nagelsmann non vuole sapere nulla del fatto che questo abbia disturbato la concentrazione o addirittura causato disordini nella squadra. ‘Sarebbe un alibi troppo grande per me’, dice.
Certo ora possono vincere la Bundesliga, “ma non credo che sia abbastanza per il Bayern Monaco”, dice Nagelsmann. La semifinale di Champions League è, oltre allo scudetto, “sempre l’obiettivo minimo”. Quella del club e della squadra. “E non ce l’abbiamo fatta”.
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