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SE GLI ARGENTINI DANNO LEZIONI DI FAIR PLAY AI MAESTRI INGLESI - IL “LOCO” BIELSA ORDINA AI SUOI DI SUBIRE UN GOL E RIMANDA LA PROMOZIONE - IL LEEDS AVEVA SEGNATO CON UN AVVERSARIO A TERRA, L’ALLENATORE ARGENTINO IMPONE DI FAR PAREGGIARE L’ASTON VILLA – LE SPERANZE PER IL SEÑOR MARCELO DI SALIRE IN PREMIER ERANO REMOTE (A CAUSA DI UNA PEGGIORE DIFFERENZA RETI CON LO SHEFFIELD UNITED) MA IL GESTO DI FAIR PLAY RESTA - IL COMMENTO DI BIELSA - VIDEO

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Alessandro Pasini per il "Corriere della sera"

 

leeds aston villa

Si può discutere se il calcio sia più una questione di utile o di dilettevole (caso Allegri-Adani docet). Non si dovrebbe discutere invece se sia più una questione di utile o di onestà.

 

Ce lo ha insegnato ieri Marcelo Bielsa, l' allenatore argentino del Leeds United, una delle persone più intelligenti, originali e spesso provocatorie della storia del gioco.

 

Durante il match casalingo con l' Aston Villa per la penultima giornata di Championship, la serie B inglese, Bielsa ha ordinato ai suoi giocatori di far segnare agli avversari il gol dell' 1-1 dopo che i suoi bianchi erano passati in vantaggio al 72' approfittando di un giocatore dei Villans, Kodja, a terra infortunato. Nonostante alcuni giocatori dell' Aston Villa si fossero fermati per richiamare l' attenzione dell' arbitro, il Leeds ha proseguito nell' azione segnando con Klich. Ne è venuta fuori una mezza rissa: Klich è stato circondato dagli avversari furibondi e minacciosi (El Ghazi verrà espulso), mentre fra le panchine si è acceso il fuoco, con John Terry, vice allenatore dell' Aston Villa, fra i più attivi contro Bielsa.

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Come racconterà più tardi Dean Smith, tecnico dei Villans, «ho detto a Bielsa che avrebbero dovuto farci pareggiare, perché era un gol disonesto». Bielsa, che non a caso è soprannominato «El Loco», il pazzo, ha acconsentito, ordinando ai suoi di lasciare segnare gli avversari: così, placatosi il caos, al 77', Adomah ha potuto appoggiare l' 1-1 a porta spalancata, con tutti i bianchi fermi tranne uno, Jansson, l' unico che la storia del fair play non se la voleva bere e ha cercato di fermare Adomah.

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«Mi ha disobbedito», dirà poi Bielsa del difensore svedese. Il quale deve avere pensato a quanto fosse dolorosa sul piano pratico questa scelta etica. L' 1-1 infatti - che il Leeds ha provato a schiodare senza fortuna nei minuti restanti - ha permesso la promozione diretta in Premier League dello Sheffield United, vittorioso 2-0 sull' Ipswich e secondo dietro il già promosso Ipswich con 5 punti sul Leeds, terzo e rinviato ai playoff. Dove, fra l' altro, potrebbe incontrare di nuovo l' Aston Villa, quinto, in finale a Wembley.

 

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Bielsa ha deciso però che la cosiddetta «sportsmanship» fosse più importante di ogni discorso utilitaristico e a fine partita - mentre Klich si scusava per avere segnato e Smith applaudiva il collega («Ha prevalso il buon senso») - il señor Marcelo ha tagliato corto: «C' è poco da dire, le cose sono andate come avete visto, mi sembra tutto chiaro. Più fair play o intento di placare gli animi? Non vedo la differenza... E comunque il calcio inglese è da sempre famoso per la sua nobiltà». Da oggi, per merito di un pazzo argentino, lo è ancora di più.

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