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R.Bru. per il Corriere della Sera
Il corpo senza vita di Loris Borghi, ex rettore dell' Università di Parma, è stato trovato ieri pomeriggio sotto un ponte di Baganzola, piccola frazione a nord della città dove abitava. Secondo i primi riscontri della Polizia, si sarebbe suicidato.
Inevitabile non pensare agli ultimi anni della sua carriera e alle due inchieste che lo avevano coinvolto fino a spingerlo a dimettersi dalla guida dell' ateneo lo scorso maggio.
Nel 2016 il primo avviso di garanzia per abuso d' ufficio, accusato di aver favorito la nomina di Tiziana Meschi, sua ex allieva, a capo del reparto di Medicina interna e del Dipartimento geriatrico. Una vicenda per la quale la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio. Poi lo scorso anno l' inchiesta «Pasimafi» sulla presunta attività illecita di medici e imprenditori per favorire le aziende farmaceutiche: 19 arresti e 80 indagati, tra cui ancora una volta per abuso d' ufficio il rettore di Parma.
Borghi decise così di lasciare l' incarico, ma in una lettera rivendicò la propria onestà: «Non ho mai rubato un euro.
Mi sono sempre comportato come un servitore dello Stato, ovunque sono arrivato ho cercato di migliorare le cose e di aiutare, in trasparenza e legittimità, le persone meritevoli, nella ferma convinzione che le persone sono il cardine e la vera forza di successo di una struttura pubblica o privata che sia».
Borghi aveva impresso una svolta all' ateneo, puntando per esempio su eventi di forte richiamo come la laurea ad honorem all' artista Patti Smith, o i titoli di professore ad honorem al cantautore Paolo Conte e al regista Peter Greenaway.
Profondamente addolorato il sindaco della città, Federico Pizzarotti: «Era una persona pacata, intelligente, pragmatica e dedita con passione al proprio lavoro. Una persona che era difficile non stimare.
La notizia è terribile, drammatica, e ha un sapore davvero amaro». Più aspro il commento dell' attuale rettore, Paolo Andrei: «Una vita umana si è spezzata,e non per cause accidentali o naturali: tra le ragioni che hanno portato a questo gesto estremo c' è stato sicuramente anche il senso di abbandono che lo ha pervaso a seguito dell' indifferenza dei molti che, dopo le sue dimissioni, lo hanno dimenticato e, talvolta, oltraggiato».
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