FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
Alessandro Bocci e Paolo Tomaselli per il “Corriere della Sera”
Super Gigi si toglie il mantello, per ripiegarlo e metterlo nell' armadietto. Almeno il mantello della Juventus. E lo annuncerà stamattina allo Stadium, col cuore in tumulto e gli occhi lucidi. Ma Buffon lascerà anche il calcio? Resta l' ipotesi più probabile, ma a sorpresa non è l' unica, perché stiamo parlando di un campione senza confini, che a 40 anni non ha ancora finito di stupire ed è reduce da un' altra stagione di buon livello, conclusa con l' ennesima doppietta, il record di scudetti vinti (9) e la notte turbolenta, a dir poco, del Bernabeu.
Una stagione intensa e positiva quanto basta per farsi delle domande sul proprio ritiro, una su tutte: posso togliermi ancora qualche sfizio nella mia carriera e magari tentare di nuovo l'assalto alla Champions, una vera e propria ossessione, o è venuto il momento di dire basta? Gigione ha ricevuto molte chiamate esplorative e la maggior parte, come quelle di Boca Juniors o Sporting Lisbona, le ha respinte con un «no grazie».
Ma qualcuna di queste offerte potrebbe averlo spinto a delle riflessioni, perché avrebbero toccato l'orgoglio del campione che Buffon è stato e che è ancora. Sul campo e nello spogliatoio. Queste «tentazioni» potrebbero riguardare uno o due squadre di prima fascia in Europa (Psg? Real Madrid? Liverpool?) e richiederebbero un supplemento di valutazioni da parte del portiere, del suo entourage e soprattutto della sua famiglia allargata. Stamattina sapremo, ma la partita sembra aperta: da 1-X-2, tanto per restare legati al rito della schedina, che Gigi ha sempre amato fin da bambino.
Se l'addio di Buffon fosse solo parziale, quindi «solo» alla Juventus e all'azzurro - se lui riterrà opportuno salutare la Nazionale con l' amichevole di Torino contro l' Olanda il 4 giugno - sarebbe comunque un altro momento forte per il nostro calcio, che ha salutato un anno fa un altro quarantenne come Totti oltre a Pirlo, che però era già andato a «svernare» nella Mls americana.
A Gigione le destinazioni esotiche, come Cina, India, Australia, non interessano. Se continuerà in qualche angolo di mondo sarà perché si sente ancora un portiere di prima fascia, non per strappare un ingaggio principesco. La sua stella polare - come ha detto a Gerard Piqué in una intervista per The Player's Tribune - è quella «di essere Buffon fino alla fine».
Se invece il portierone smetterà del tutto, difficilmente rimarrà alla Juventus, almeno all'inizio. Più probabile sarebbe un impegno nella nuova Nazionale: i calciatori (e anche l'a.d. bianconero Marotta...) lo vorrebbero a capo del Club Italia, ossia come tramite tra la Figc che verrà e la squadra. Un ruolo, forse l'unico, per il quale Buffon avrebbe già l'esperienza necessaria. Ma Gigi dovrebbe battere la concorrenza di un altro big, come Paolo Maldini.
Per tutto il resto, che sia un lavoro di campo o di scrivania, ci vorrebbe un periodo di studio («Vorrei fare tutti i corsi formativi e poi con calma scegliere la strada e andare dritto su quella» come ha spiegato a Piqué). Perché Gigi non vuole fare né l'uomo immagine di se stesso, né essere tirato per la giacca. Oggi intanto annuncerà l' addio alla sua vecchia casa. Se davvero per lui c' è un' altra porta, si vedrà.
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