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“LA GIUSTIZIA CI E’ STATA TOLTA: CI HANNO DATO DELLE IMBROGLIONE MA LA NOSTRA DENUNCIA NON E’ FRUTTO DI INVIDIA O PER RICERCA DI VISIBILITA’” – LE EX 'FARFALLE' ANNA BASTA E NINA CORRADINI CHIEDONO LA RIAPERTURA DELLE INDAGINI SUL CASO CHE HA COINVOLTO LE ALLENATRICI EMANUELA MACCARANI E OLGA TISHINA ACCUSATE DI ABUSI PSICOLOGICI - LA GIUSTIZIA FEDERALE AVEVA CONCLUSO LE INDAGINI CON UN'AMMONIZIONE PER LA MACCARANI, MENTRE IL PROCEDIMENTO PENALE HA PORTATO ALLA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE

anna basta

 (ANSA) - Le ex 'Farfalle' Anna Basta e Nina Corradini, insieme all'Associazione ChangeTheGame, hanno presentato una segnalazione alla Procura Generale del Coni, alla Commissione Federale di Garanzia della Federginnastica e alla Procura Federale della Federginnastica, per chiedere la riapertura delle indagini sul caso che ha coinvolto le allenatrici Emanuela Maccarani - anche direttrice tecnica dell'Accademia di Desio - e la sua assistente Olga Tishina, accusate di abusi psicologici.

 

Emanuela Maccarani alle olimpiadi di parigi

La giustizia federale aveva concluso le indagini con un'ammonizione per la Maccarani, mentre il procedimento penale ha portato alla richiesta di archiviazione dell'agosto scorso presentata dalla procura di Monza (che secondo i legali delle ginnaste presenta elementi di novità tali da poter riaprire il caso sul piano sportivo). "La giustizia ci è stata rubata fin dall'inizio - dice Basta -. Parliamo di un sistema che ha ignorato centinaia di voci, dandoci delle imbroglione, quando bastava semplicemente prestare attenzione, fare un po' di silenzio, e ascoltare".

 

Emanuela Maccarani con le farfalle alle olimpiadi di parigi

Mentre Corradini specifica come la denuncia non sia frutto "di invidia o per ricerca di visibilità", ma "perché è nostra responsabilità e responsabilità di tutti, far sì che questo non accada più e che lo sport torni ad essere motivo solo di gioia e adrenalina". La segnalazione annunciata oggi a Roma a Palazzo Grazioli è a carico di Emanuela Maccarani, del Presidente della Fgi Gherardo Tecchi e del Procuratore Federale Michele Rossetti, con la richiesta di una sospensione cautelare in attesa dell'eventuale riapertura di nuove indagini.

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