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“EURO 2028 È UN'OPPORTUNITÀ PER IL PAESE. ALL'ITALIA MANCA UN GRANDE EVENTO DA TROPPI ANNI” – GRAVINA LANCIA LA CANDIDATURA DELL’ITALIA A OSPITARE GLI EUROPEI – "CON L’AUSTRIA LA GARA PIÙ COMPLICATA, LA PARTITA PIÙ BELLA CONTRO IL BELGIO, LA SPAGNA AL MONDIALE IN QATAR SARÀ LA SQUADRA DA BATTERE - LA FINALE? VINCERE FUORI CASA È STATO BELLISSIMO” - "LE CRITICHE PER IL BLACK LIVES MATTER SPROPORZIONATE E PRETESTUOSE NEI CONFRONTI DI UNA NAZIONALE TRA LE PIÙ IMPEGNATE NEL SOCIALE” – E SUI RINNOVI DI ORIALI E DE ROSSI…

Alessandro Bocci per il "Corriere della Sera"

 

Presidente Gravina giusto una settimana fa l'Italia è salita sul tetto d'Europa. Si è abituato all'idea?

mattarella gravina

«Sono orgoglioso perché questo successo viene da lontano. Quando sono arrivato in Figc, nel 2018, abbiamo rivisitato l'intero Dipartimento, provando a cambiare la mentalità e cercando di organizzare la Nazionale come un club. Dopo la cocente delusione per la mancata qualificazione al Mondiale in Russia dovevamo raccontare una nuova storia agli italiani, puntando sui giovani. Ed è una storia bellissima. Mancini è l'interprete perfetto per il nuovo rinascimento azzurro».

 

Ha corteggiato Vialli quasi un anno...

«Perché è una persona di grande spessore, il profilo migliore per trasmettere coraggio, valori e esperienza ai giocatori. E poi volevo riunire i gemelli del gol. L'abbraccio tra Luca e Roberto, durante l'Europeo, è stato un regalo a tutti per le emozioni che ha generato».

 

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L'idea di De Rossi come è nata?

«Una felice intuizione. A Daniele serviva un'esperienza formativa ai massimi livelli e a noi un campione del mondo che potesse parlare la stessa lingua dei calciatori. Quasi tutti gli azzurri lo conoscevano per averci giocato insieme. Un pezzo di questo Europeo è anche suo».

 

Il contratto di Mancini, sino al 2026, è stato una promessa mantenuta.

«Entrambi desideravamo questo accordo. Firmare prima dell'Europeo è stata una mia scelta perché volevo lanciare un messaggio chiaro a squadra, media e opinione pubblica: cioè Mancini alla guida della Nazionale per un lungo periodo. Il progetto vale più del risultato. E tenuto conto da dove eravamo partiti, quello che avevamo fatto già prima dell'Europeo era molto e molto incoraggiante».

 

Ci racconti la notte della vigilia con la Turchia: era più in ansia per il debutto degli azzurri o per quello di Roma?

mattarella gravina italia inghilterra

«Sicuramente più per l'aspetto organizzativo. Ma è stato tutto perfetto, sia la presenza del pubblico che la sicurezza. Possiamo andare orgogliosi di aver vinto anche questa scommessa».

 

Con la Svizzera ci siamo qualificati...

«In molti hanno sottovalutato il valore della squadra di Petkovic. Noi, invece, non lo abbiamo fatto. La forza dell'Italia è stata affrontare qualsiasi avversario con la stessa attenzione e lo stesso atteggiamento».

 

Contro il Galles la vittoria del girone è stata offuscata dalle polemiche sull'inginocchiamento a metà della squadra?

mancini gravina 2

«Ho scelto di lasciare liberi i giocatori perché sono convinto che l'imposizione sia a sua volta una forma di violenza. D'altronde solo 4 squadre su 24 hanno aderito a questo tipo di protesta. Le critiche sono state sproporzionate e pretestuose nei confronti di una Nazionale tra le più sensibili e impegnate nel sociale».

 

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Sia sincero: con l'Austria ha temuto di uscire?

«È stata la gara più complicata. Mai siamo stati così in difficoltà. Però, al momento giusto, abbiamo dimostrato di saper vincere anche con l'orgoglio e il carattere».

 

Contro il Belgio è arrivata la consacrazione...

«La partita più bella sia per il gioco espresso sia per la qualità dell'avversario. Contro i più forti gli azzurri hanno interpretato alla perfezione la filosofia di Mancini».

 

Con la Spagna la lotteria dei rigori...

«Ero convinto che avremmo vinto. Eravamo in trance, ma i segnali erano positivi. Di quella partita ricordo la frase del c.t.: al Mondiale gli spagnoli saranno quelli da battere».

 

massimo d alema gabriele gravina foto di bacco

La notte prima della finale ha dormito?

«Meno del solito. È stata la serenità dei giocatori a dare forza a tutta la delegazione. I fuochi d'artificio dei tifosi inglesi fuori dal nostro albergo hanno fatto il resto e ci hanno trasmesso più convinzione. Vincere fuori casa è stato bellissimo».

 

 Qual è il segreto di questa Nazionale?

«Lo spirito di gruppo che è diventato evidente in occasione dello sfortunato infortunio di Spinazzola. Dopo che Leonardo si è rotto il tendine d'achille, nella squadra è maturata la consapevolezza di poter vincere anche per lui».

ceferin gravina

 

In ritiro il clima era davvero così leggero, quasi scanzonato?

«Come Federazione abbiamo cercato di mettere lo staff tecnico e la squadra nelle migliori condizioni possibili, poi loro hanno fatto il resto. Il gruppo, unendosi ogni giorno di più, ha vinto un'altra grande battaglia e superato una difficoltà di non poco conto: l'isolamento prolungato a causa del Covid. Valori come l'amicizia, il sacrificio e la voglia di condividere emozioni forti ha reso questi ragazzi ancora più consapevoli e praticamente imbattibili».

 

Da Florenzi dj a Sirigu motivatore, cosa l'ha impressionata di più?

«Ogni componente di questo gruppo ci ha insegnato qualcosa. A cominciare da Pellegrini, che ci ha dovuto lasciare alla vigilia dell'esordio per un infortunio. Nessuna individualità è stata anteposta agli interessi del collettivo: questo ha fatto la vera differenza. Il volto sorridente di Insigne è la fotografia della gioia di stare insieme.

 

Ma non dimenticherò neppure la sicurezza con cui Chiellini e Bonucci ci hanno guidato, l'affettuoso Florenzi che appoggia la testa sulla mia spalla e la generosità di Sirigu sempre pronto a supportare i compagni».

 

gravina dal pino

Ci racconta qualche aneddoto di questo mese trionfale?

«Sono riuscito a sfuggire alla doccia fredda che mi aveva promesso Florenzi e questo mi rende orgoglioso (ride, ndr ). Scherzi a parte credo che con la docu-serie poche cose siano rimaste nascoste. Sogno azzurro è un altro progetto vincente, che dimostra il senso di innovazione della Figc. E poi ci sono le risate, le lacrime e tutti gli sguardi che sono serviti a formare un gruppo straordinario».

 

I festeggiamenti a Roma hanno acceso la polemica con il prefetto: vi siete chiariti? «Abbiamo comunicato tempestivamente la nostra posizione alle autorità. Rispettiamo le Istituzioni e non voglio tornare sull'argomento».

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Vialli ha il contratto sino al Mondiale in Qatar ma riuscirà a tenere insieme questo gruppo con Oriali e De Rossi?

«Stiamo ancora festeggiando e a questo proposito appena il Covid ce lo permetterà organizzeremo un tour con la Coppa. Tra qualche giorno parlerò con gli interessati per capire progetti e ambizioni di entrambi».

 

Organizzare Euro 2028 è un sogno o una necessità?

«Un'opportunità per il Paese e dobbiamo saperla cogliere. All'Italia manca un grande evento da troppi anni, è arrivata l'ora di accelerare sugli stadi. L'ottima organizzazione delle 4 gare a Roma ha dimostrato che se lavoriamo come squadra, anche a livello istituzionale, possiamo ambire a risultati prestigiosi».

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