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GUARDIOLA, PEGGIO DI SANGIULIANO! DOPO LA RIMONTA DI TRE RETI SUBITA DAL FEYENOORD L’ALLENATORE DEL CITY SI PRESENTA IN SALA STAMPA CON TAGLI SUL NASO E GRAFFI IN TESTA (HA INCROCIATO MARIA ROSARIA BOCCIA NEGLI SPOGLIATOI?) – POI SPIEGA: “LI HO FATTI CON LE MIE DITA…VOGLIO FARMI DEL MALE. SIAMO FRAGILI. SE NON RIUSCIAMO A VINCERE QUESTE PARTITE...” – CONTINUA LA CRISI DEL CITY: NON DITE A GUARDIOLA CHE DA QUANDO E' ANDATO DA FABIO FAZIO A "CHE TEMPO CHE FA" NON NE HA PIU’ IMBROCCATA MEZZA - VIDEO

 

 

CITY, ALTRO DISASTRO

Davide Chinellato per gazzetta.it

 

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Pep Guardiola aveva già capito come sarebbe finita. Minuto 75’ di Manchester City-Feyenoord, il tecnico che ha vinto le ultime 4 Premier è accasciato in panchina disperato, il volto tra le mani per assorbire l’errore di Josko Gvardiol che ha appena riaperto una partita che pareva chiusa.

 

Il City, in completo controllo fin lì, è ancora avanti 3-1, ma è come se il sesto senso dicesse a Pep che le cose possono solo peggiorare, che quel gol regalato per una squadra fragile come è la sua in questo momento è come spalancare le porte dell’inferno. Il risultato è la prima rimonta nella storia della Champions di 3 gol dal 75’ in avanti. Un risultato che per il City è, se possibile, peggio dei danni che avrebbe fatto una sesta sconfitta di fila.

 

guardiola city feyenoord

 

 “Siamo fragili - ammette Guardiola a fine partita -. Eravamo avanti 3-0, stavamo giocando bene, poi abbiamo concesso dei gol perché non siamo stabili. Prima uno, poi un altro, poi un altro ancora. Stiamo perdendo tante partite ultimamente, siamo fragili. Avevamo chiaramente bisogno di una vittoria, ci avrebbe dato fiducia. E invece…”. Invece Guardiola si trova a dover giustificare perché per la prima volta una sua squadra ha concesso una rimonta da tre gol, perché questa squadra ha così tanti problemi da aggiungere un altro disastro alla sua recente collezione anche quando sembrava pronta a voltare pagina.

 

  "La situazione è quella che è - prova a spiegare Pep -. Non so se è una questione mentale, ma il primo gol non deve succedere e il secondo nemmeno. E poi meglio dimenticarsi quello che è successo. Abbiamo disperatamente bisogno di vincere e fare bene, invece abbiamo buttato via la partita e non riusciamo a vincere”. È anche per questo che questo 3-3 con rimonta subita dal Feyenoord è pesante come fosse la sesta sconfitta consecutiva e non la fine della serie di ko più lunga della gestione Guardiola.

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Il calendario però è così impietoso che il City non ha nemmeno il tempo di pensare che ha 8 punti dopo le prime 5 partite di Champions e che probabilmente avrà bisogno di vincere le ultime 3 (a cominciare da quella dell’11 dicembre in casa della Juve) per entrare tra le prime 8. Domenica in Premier c’è il Liverpool ad Anfield, col rischio concreto di finire a -11 in caso di sconfitta. “Dobbiamo recuperare e pensare alla prossima gara. Ma se non riusciamo a vincere partite come questa col Feyenoord è difficile pensare di farlo”.

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